Qualcuno volò sul nido del cuculo diventa una serie TV

Lo spin-off racconterà la storia attraverso gli occhi del Capo Bromden

Un nuovo progetto televisivo riporterà in vita l’universo di Qualcuno volò sul nido del cuculo, ma con una prospettiva completamente inedita: quella del Capo Bromden. Il celebre romanzo di Ken Kesey, pubblicato nel 1962, torna così alle sue radici letterarie, con un adattamento che punta a esplorare la vicenda dal punto di vista del paziente nativo americano che, per anni, ha scelto di fingersi sordo e muto per sfuggire al controllo dell’istituzione psichiatrica.

L’annuncio arriva dal produttore Paul Zaentz, nipote del leggendario Saul Zaentz – produttore del film premio Oscar diretto da Milos Forman – durante un episodio del podcast CK Café. Zaentz ha confermato di aver firmato un accordo con la vedova di Ken Kesey per dare vita a una serie televisiva che, nella sua prima stagione, racconterà gli eventi interamente dal punto di vista del Capo Bromden.

“Appena adesso ho firmato un accordo con la vedova di Ken Kesey per sviluppare una serie TV che racconteremo, per la prima stagione, dal punto di vista del Capo”, ha rivelato Zaentz. “Dopo la prima stagione, vedremo cosa succederà al Capo dopo la sua fuga dall’ospedale psichiatrico.”

Nel romanzo originale, Chief Bromden è il narratore onnipresente, ma questa prospettiva venne sacrificata nel celebre film del 1975 di Milos Forman. Lo stesso Ken Kesey si distaccò dall’adattamento cinematografico proprio perché il racconto perse la voce del Capo. Sullo schermo, il personaggio fu interpretato da Will Sampson, regalando comunque al pubblico un’interpretazione iconica rimasta impressa nella memoria collettiva.

Il romanzo di Kesey fu pubblicato nel 1962 e rappresenta un feroce atto d’accusa contro l’istituzione psichiatrica e le dinamiche di potere. La trasposizione cinematografica del 1975 vinse cinque Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Regia.

Al momento non sono stati annunciati né lo showrunner né il team creativo che prenderà le redini della serie, e non è chiaro se esistano già accordi con case di produzione o piattaforme di streaming. Il magazine Deadline ha tentato di contattare Paul Zaentz per ulteriori dettagli, ma senza ricevere aggiornamenti ufficiali.

Ciò che è certo è che il progetto promette di restituire dignità narrativa a una figura centrale e spesso trascurata del capolavoro di Kesey, esplorando anche cosa accade al Capo dopo la sua iconica fuga dall’istituto.

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