Sailor Moon non è sempre stata la protagonista dell’anime, un’altra scout avrebbe dovuto prendere il suo posto
Nel manga Codename: Sailor V, Minako affronta l’Agenzia Oscura, una minaccia sovrannaturale che manipola il pubblico
Quando si pensa agli anime iconici, il nome di Sailor Moon è spesso il primo a venire in mente. Trasmessa per la prima volta nel 1992, la serie è diventata un fenomeno culturale globale, definendo molti degli elementi che oggi contraddistinguono il genere: trasformazioni spettacolari, lotte contro il male, legami di amicizia e crescita personale. Al centro di tutto c’è Usagi Tsukino, una normale studentessa che scopre di essere una guerriera dotata di poteri straordinari, destinata a proteggere la Terra. Tuttavia, la sua non è stata la prima storia immaginata dalla creatrice Naoko Takeuchi.
Sailor Moon non è sempre stata la protagonista: ecco perchè

Prima del debutto di Sailor Moon, Takeuchi aveva pubblicato Codename: Sailor V, un manga incentrato su Minako Aino, una ragazza solare e determinata che combatteva il crimine come Sailor V. Affiancata dal gatto parlante Artemis, Minako assumeva il ruolo di guerriera solitaria in nome della giustizia, anticipando molti degli elementi poi ripresi e ampliati nella serie successiva. In origine, Takeuchi aveva pensato proprio a Minako come protagonista della storia, ma il successo del personaggio portò all’espansione del concept, aprendo la strada alla nascita dell’intero gruppo delle Sailor Guardians.
Nel manga Codename: Sailor V, Minako affronta l’Agenzia Oscura, una minaccia sovrannaturale che manipola il pubblico attraverso idoli musicali corrotti. La sua avventura si caratterizza per uno stile più caotico e brillante rispetto a quello di Sailor Moon, con un tono umoristico e combattimenti dinamici. Sebbene Minako agisca perlopiù da sola, il racconto getta le basi narrative per l’universo più ampio che sarebbe venuto dopo.
La scelta di passare da Minako a Usagi come figura centrale della serie Sailor Moon si è rivelata fondamentale per il successo del franchise. Mentre Minako rappresentava un’eroina più tradizionale, già consapevole della propria missione, Usagi incarnava una protagonista vulnerabile e in crescita, con un arco di sviluppo molto più ampio. La sua trasformazione da adolescente insicura a leader responsabile ha reso la storia più accessibile e coinvolgente per un pubblico più vasto.
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