The Last of Us 2, showrunner rivela perché abbiamo già visto QUELLA scena con Joel ed Ellie
Neil Druckmann sostiene che la location non è tanto importante quanto la scena in sé.
Questa settimana, The Last of Us ha chiuso l’episodio con una delle sequenze più iconiche dell’intera saga videoludica: la famosa scena del portico tra Joel ed Ellie. In questo episodio flashback, viene ripercorsa la loro relazione nel corso dei cinque anni che separano la prima stagione dalla seconda, offrendo uno sguardo profondo e toccante sul legame tra i due protagonisti.

L’episodio, intitolato The Price, si conclude con un intenso confronto tra Joel ed Ellie, ambientato sulla veranda di casa. Si tratta di un momento emotivamente carico e perfettamente recitato, ma che ha sollevato dubbi tra i fan più appassionati. Molti di loro si sono chiesti perché la serie abbia deciso di anticipare una scena che, nel videogioco The Last of Us Part II, arriva solo verso la fine. L’inserimento anticipato della scena non è stato casuale. Neil Druckmann, creatore del videogioco e co-creatore della serie, ha diretto personalmente questo momento. In un’intervista con Variety, ha spiegato che, pur essendo una delle sequenze più importanti della storia, la sua collocazione temporale non era vincolante: “Quando abbiamo realizzato il gioco, sapevo che quella scena doveva esistere. Ma non sapevo dove l’avremmo messa. Anche durante la produzione, continuavamo a spostare i flashback.”
Druckmann ha raccontato che, durante le conversazioni con il co-creatore Craig Mazin, è emersa la volontà di esplorare a fondo il periodo tra le due stagioni. Questo ha portato alla decisione di inserire la scena già in questa fase della serie. Il motivo? Una scelta narrativa e pragmatica. Secondo Druckmann, rimandare quella scena a una futura stagione – magari la terza o persino una quarta – avrebbe rischiato di indebolirne l’impatto, rendendo l’attesa eccessiva: “Mi sembrava troppo tempo, soprattutto perché questa stagione è tutta centrata sul viaggio emotivo di Ellie e sul tema della verità: cosa sapeva e cosa no?”
La decisione è stata il risultato di una lunga riflessione tra i due creatori: “Abbiamo passato un’intera giornata a parlarne, girandoci intorno. Il mio approccio è questo: se qualcuno propone qualcosa, parto dal presupposto che funzioni e la sviluppiamo. La mettiamo in prospettiva rispetto alla stagione attuale e a quelle future. Se ha senso, la teniamo. Se no, continuiamo a lavorarci o torniamo al piano originale del gioco.”
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