Love, death and robots: 5 serie TV da vedere se hai amato lo show Netflix

Serie antologiche e sci-fi, per un binge-watching tra futuro, mistero e innovazione narrativa

Se sei rimasto folgorato dall’estetica ipnotica e dai racconti brevi ma intensi di Love, death & robots, probabilmente sei alla ricerca di altre serie TV capaci di scuotere, far riflettere o semplicemente intrattenere con visioni disturbanti, provocatorie e futuristiche. Pertanto, ecco 5 serie televisive che condividono con la serie Netflix molte delle sue caratteristiche chiave: struttura antologica, narrativa sci-fi, distopia, critica sociale e sperimentazione visiva, partendo in ordine cronologico decrescente, dalla più recente alla più precedente.

1. Tales from the loop (2020) – 1 stagione

Basata sulle illustrazioni retro-futuristiche di Simon Stålenhag (stesso creatore di The electric state) Tales from the loop non è propriamente un’antologia, ma ogni episodio si focalizza su un personaggio diverso, tutti legati a un laboratorio segreto che altera le leggi della fisica. Lo stile visivo è ipnotico, minimalista e straniante, mentre i racconti affrontano la perdita, il tempo, la memoria e la solitudine. Un approccio più poetico e meditativo rispetto a Love, death & robots, ma con la stessa tensione tra umano e tecnologia, tra scienza e fragilità emotiva.

2. Room 104 (2017) – 4 stagioni

Room 104 - Cinematographe.it

Creata dai fratelli Jay e Mark Duplass, Room 104 è una serie antologica ambientata interamente in una singola stanza d’albergo, ma ogni episodio cambia completamente tono, genere e stile. Alcuni episodi sono realistici, altri horror, altri ancora decisamente sci-fi o surreali. È proprio questa libertà di sperimentazione che la rende affine a Love, death & robots: come quest’ultima, anche Room 104 è una vetrina per l’audacia narrativa e visiva, capace di sorprendere di volta in volta.

3. Electric dreams (2017) – 1 stagione

Philip K. Dick’s Electric Dreams cinematographe

Ispirata ai racconti del leggendario scrittore Philip K. Dick, Electric dreams offre dieci episodi autoconclusivi che esplorano futuri alternativi, società post-umane e dilemmi esistenziali. Meno cinica di Black mirror, ma altrettanto profonda, la serie si distingue per il cast d’eccezione (Steve Buscemi, Bryan Cranston, Anna Paquin) e per le ambientazioni visivamente ricche. Episodi come Autofac (una fabbrica automatica che continua a produrre anche dopo la fine dell’umanità) o The commuter (una realtà alternativa accessibile via treno) ricordano la capacità di Love, death & robots di portarti in un universo totalmente nuovo in pochi minuti.

4. Black mirror (2012) – 7 stagioni

Black Mirror - Cinematographe

Black mirror è il punto di riferimento moderno per le serie antologiche a tema tecnologico. Ogni episodio racconta una storia diversa ambientata in un futuro prossimo (o possibile) dove la tecnologia esaspera le contraddizioni umane, trasformandosi da strumento a minaccia. Dai social network che condizionano la vita reale, all’intelligenza artificiale che simula il lutto, fino a realtà virtuali immersive e degradanti, la serie ideata da Charlie Brooker ha ridefinito il modo in cui pensiamo il futuro. Se ami Love, death & robots per la sua capacità di condensare inquietudine e riflessione in brevi racconti visivamente potenti, Black mirror è un must di tutto il genere fantascientifico del nuovo millennio.

5. Masters of science fiction (2007) – 1 stagione

Questa serie, purtroppo poco conosciuta, nata dai creatori della più nota serie Masters of horror, è una vera gemma per gli amanti della fantascienza. Ogni episodio si basa su un racconto di autori fondamentali del genere (Harlan Ellison, Robert Heinlein, John Kessel) e il tutto è introdotto da Stephen Hawking in persona. Nonostante la produzione limitata (solo 6 episodi), Masters of Science Fiction rappresenta una proposta intellettualmente stimolante, capace di trattare tematiche come la guerra, l’etica dell’intelligenza artificiale e l’identità con rigore e profondità. Una serie perfetta per chi cerca la stessa ricchezza narrativa di Love, death & robots in versione live action.

Queste cinque serie rappresentano alcune delle migliori alternative a Love, death & robots per chi cerca fantascienza d’autore, antologia narrativa, provocazione intellettuale e sperimentazione visiva, ma senza ricorrere all’animazione giapponese. Se ami immergerti in visioni brevi ma intense, se ti affascina l’idea di ogni episodio come un piccolo universo autoconclusivo, allora queste serie meritano senza dubbio un posto nella tua watchlist.

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