American Manhunt: Osama bin Laden, la recensione della docuserie Netflix sull’ex leader di Al-Qaeda
American Manhunt: Osama Bin Laden, la recensione della docuserie Netflix sulla caccia all'ex numero uno di Al-Qaeda.
Tutti ricordano esattamente cosa stavano facendo l’11 settembre 2001: American Manhunt Osama bin Laden ripercorre gli antefatti e le conseguenze di quell’evento che cambiò per sempre la storia dell’uomo. L’attentato alle Torri Gemelle ha segnato uno spartiacque tra Occidente e Oriente; improvvisamente le persone di fede islamica erano guardate con sospetto dagli americani, che mai prima di allora si era trovata così vulnerabile. La docuserie di Netflix, disponibile dal 14 maggio 2025, racconta la caccia a uno degli uomini più pericolosi al mondo, Osama bin Laden, l’ormai ex leader del gruppo terroristico di Al-Qaeda. Attraverso filmati d’archivio e anche immagini inedite, American Manhunt Osama bin Laden ci trasporta all’interno di una caccia all’uomo straordinaria, che vede un Paese in prima linea per di trovare quel nuovo nemico che aveva sconvolto gli Stati Uniti d’America, lasciando un intero pianeta col fiato sospeso.
American Manhunt: Osama bin Laden, un racconto a 360° gradi che risalta il lavoro degli uomini dietro al Presidente

American Manhunt: Osama bin Laden è una docuserie a tutto tondo perché non solo ripercorre l’afferrata caccia all’ex leader di Al-Qaeda, ma dà spazio anche all’impatto che l’11 settembre ha avuto sulle persone comuni e soprattutto sugli uomini chiave dietro al Presidente che hanno lavorato incessantemente per arrivare a catturare bin Laden. C’è molto orgoglio americano nel racconto a tre episodi di Netflix, in cui si percepiscono gli errori commessi, ma c’è anche quel senso di resilienza che spinge un’intera nazione a rialzarsi e combattere. La docuserie sottolinea come da tempo l’ex terrorista saudita fosse tenuto d’occhio dall’agenzia di intelligence americana – cosa che si è saputa solo in seguito, e ha generato diverse polemiche, riportate anche in questa produzione Netflix – perché in precedenza aveva messo in atto diversi attacchi ai danni di militari statunitensi. Non mancano i primi piani su quella drammatica mattina dell’11 settembre 2001, quando il Presidente George Bush venne informato dell’attentato mentre si trovava in visita a una scuola e cercò di dissimulare le sue espressioni per non dare nell’occhio.
L’America era sotto attacco, come spiegano gli uomini e le donne della CIA che hanno partecipato per anni al primo tentativo di cattura del terrorista saudita. Volti di persone comuni che sono stati coinvolti in una caccia all’uomo globale dalla durata decennale, e che per la prima volta si mostrano sullo schermo per raccontare come sono andati gli eventi. La docuserie di Netflix permette anche un excursus sull’evoluzione della tecnologia adottata dalla CIA nella lotta al terrorismo. Dalle prime indagini “rudimentali”, all’uso nel 2011 di tecniche più dettagliate che hanno portato alla conclusione di questa intensa ricerca al terrorista, ucciso da un blitz orchestrato dall’allora amministrazione di Barack Obama. L’ultimo episodio racconta in maniera più approfondita come è stato organizzata la cattura di bin Laden, attraverso video mai mostrati prima che ci portano nel cuore del suo covo segreto in Pakistan.
American Manhunt: Osama bin Laden, valutazione e conclusione

Come tutti i documentari, American Manhunt: Osama bin Laden mescola interviste alle persone interessate ai fatti, video di archivio e nuove testimonianze per arricchire il racconto. La docuserie di Netflix è costruita quasi in modo cronologico, tranne per qualche breve flashback sui primi passi di bin Laden nella sua ascesa alla sua guerra contro l’Occidente. In questo modo, la narrazione è fluida e permette di seguire a pieno ogni passo della caccia all’uomo. E’ un documentario che racconta una tragedia reale, dove non esiste un lieto fine. Sebbene la giustizia abbia trionfato, American Manhunt lascia lo spettatore con l’amaro in bocca, consapevole che un nemico è stato abbattuto, ma la lotta al terrorismo non è ancora finita.