Star Wars: Tales of the Underworld – recensione della serie d’animazione, su Disney+

Una serie ideata su misura per chi è fan della saga.

Star Wars: Tales of the Underworld debutta su Disney+ proprio in occasione dello Star Wars Day, ovvero il 4 maggio 2025. La serie d’animazione antologica, creata da Dave Filoni (regista e supervisore di Star Wars: The Clone Wars) ci porta nell’oscurità della Forza, esplorando uno dei villain più interessanti dell’ultimo decennio: Asajj Ventress. Una volta al comando del Conte Dooku e a capo dell’Alleanza Separatista durante la guerra contro gli Jedi, la Jedi oscura ha ora un’occasione di poter tornare in vita ma ben presto si ritrova in fuga con un giovane e inaspettato alleato; dall’altro lato c’è invece il fuorilegge Cad Bane, che affronta il suo passato quando si trova faccia a faccia con un vecchio amico, ora diventato Sceriffo al servizio della legge. Star Wars: Tales of the Underworld è una serie di sei episodi d’animazione molto corti, da guardare tutti d’un fiato, che portano gli appassionati del mondo di George Lucas a scoprire qualcosa di più su questi due personaggi antagonisti affascinanti.

Star Wars: Tales of the Underworld: due storie in una

Star Wars: Tales of the Underworld racconta due storie in una. La prima parte è dedicata ad Asajj Ventress e alla sua seconda possibilità che le viene data quando torna in vita. Un evento scioccante per il canone di Star Wars, poiché l’assassina era in teoria deceduta. Per lei inizia un viaggio insieme a un inaspettato alleato, il giovane Lyco, un ragazzo dalle mille sorprese di cui scoprirà qualcosa in più. Due personaggi agli antipodi in tutti gli effetti – lei è una ex criminale, lui sta dalla parte dei buoni – che però dovranno imparare a fidarsi l’un l’altro se vogliono sopravvivere in una galassia in cui pullulano cattivi. Asajj è un personaggio affascinante, non solo per via del suo passato, ma anche per l’evoluzione che compie in questa miniserie.

L’altra metà di Star Wars: Tales of the Underworld è invece dedicata a un altro cattivo, Cad Bane, anch’esso apparso in The Clone Wars. Il cacciatore di taglie è un personaggio senza scrupoli che sa vendersi al miglior offerente pur di guadagnarsi da vivere. Il suo lato più oscuro esce fuori nel momento in cui deve confrontarsi con una persona del suo passato: il faccia a faccia tra i due è imminente, e porterà Cad Bane a compiere la sua vendetta a sangue freddo, anche se dovrà ferire qualcuno.

Star Wars: Tales of the Underworld, una serie d’animazione solo per chi conosce The Clone Wars

Un po’ come accade con il Marvel Cinematic Universe, a volte è impossibile seguire un’opera di Star Wars – sia essa un film o un prodotto d’animazione – senza conoscere alcune dinamiche. Non sempre sono collegate tra loro (come Star Wars: Skeleton Crew, una serie indipendente, seppur ambientata in un determinato periodo della saga), ma la maggior parte delle volte ci sono personaggi o storie che ritroviamo in altre opere. Nel caso di Star Wars: Tales of the Underworld, senza conoscere Asajj Ventress e Cad Bane risulta difficile capirne anche le motivazioni che li hanno portati fin qui. Dave Filoni è un veterano dell’universo creato da George Lucas, e conosce quindi molto bene le sue storie. Sa come muoversi, come far agire i due personaggi – del resto ha diretto The Clone Wars, la serie animata da cui provengono Asajj e Cad – e di conseguenza come farli evolvere. Filoni compie un passo avanti con la loro caratterizzazione, lasciando però i tratti che li hanno contraddistinti come antagonisti di Star Wars: The Clone Wars. L’animazione di Tales of the Underworld è cupa, a sottolineare la personalità dei due, che in questa serie diventano protagonisti assoluti.

Star Wars: Tales of the Underworld – valutazione e conclusione

Star Wars Tales of the Underworld; cinematographe.it

Come già spiegato, Star Wars: Tales of the Underworld è una serie prevalentemente per chi conosce l’universo di Star Wars e ha già visto The Clone Wars. Senza, è impossibile da seguire poiché segue la nuova evoluzione di due personaggi – Asajj e Cad – pur restando fedele ai canoni originali. Lo stile di Filoni rimane quello utilizzato in The Clone Wars, quindi predilege atmosfere cupe, duelli di spade laser e ci mette un po’ di buoni sentimenti. Parliamo pur sempre di due villain dell’universo di Star Wars, a cui spetta allo spettatore decidere se provare empatia per loro o meno.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.2