Chi è Giulio Beranek? 5 cose che non sai sull’attore di Gerri

Scopriamo il talento del poliedrico attore italiano.

Giulio Beranek, pur non appartenendo ancora all’olimpo degli interpreti nostrani, è senza dubbio uno degli attori più interessanti e versatili del panorama cinematografico e televisivo italiano. Con una carriera che spazia dal cinema alla televisione, passando per cortometraggi e videoclip, ha conquistato il pubblico grazie alla sua abilità di calarsi in ruoli complessi e intensi. Ma chi è davvero Giulio Beranek? Scopriamo insieme alcune curiosità che rivelano il suo talento, la sua vita privata e le sue radici.

1. La biografia di Giulio Beranek: quando è nato, le origini circensi e chi sono i suoi genitori

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Giulio Beranek nasce a Taranto il 26 gennaio 1987, sotto il segno dell’Acquario, da padre ceco e madre spagnola. La sua infanzia è lontana dalle classiche convenzioni, poiché cresce tra luna park e circhi, seguendo la famiglia che lavora nel mondo delle giostre. Questo stile di vita nomade lo porta a spostarsi frequentemente, fino a stabilirsi in Grecia, dove riesce a frequentare una scuola italiana.

2. Dal calcio alla recitazione

Da giovane, Giulio si dedica con passione al calcio, entrando a soli 13 anni nel settore giovanile dell’Olympiakos. Tuttavia, un infortunio al ginocchio interrompe prematuramente la sua carriera sportiva, spingendolo verso il mondo del cinema. È alto 174 cm, ha occhi marroni e capelli castani. Parla fluentemente italiano e greco moderno. ​

3. Giulio Beranek: i film e le fiction. Come è iniziata la sua carriera?

Il talento di Giulio Beranek viene notato dal regista Alessandro Di Robilant, che lo sceglie per il ruolo da protagonista nel film Marpiccolo (2009). Questo ruolo segna l’inizio della sua carriera cinematografica e lo porta subito sotto i riflettori. Nel 2011 recita nella serie Distretto di Polizia, ma è con film come Senza arte né parte (2011) e L’innocenza di Clara (2012) che consolida la sua reputazione di attore versatile. La sua carriera prende ulteriormente slancio con ruoli in grandi progetti come Il racconto dei racconti (2015) di Matteo Garrone, Lasciati andare (2017) e Una questione privata (2017) dei fratelli Taviani. Nel 2020, è tra i protagonisti del dramma L’arminuta, un film che gli permette di ricevere ampi consensi dalla critica.

4. Tra fiction e serie TV: Giulio Beranek da Tutto può succedere a Il cacciatore e Gerri

Giulio Beranek - Cinematographe.it

Oltre al cinema, Giulio Beranek ha affermato la sua presenza anche sul piccolo schermo. Ha partecipato a diverse serie di successo, tra cui Tutto può succedere (2015-2018), dove ha interpretato uno dei ruoli principali, e Il cacciatore (2018), dove ha saputo regalare performance intense e coinvolgenti. Nel 2020 è protagonista della serie Vivi e lascia vivere, confermando la sua abilità nel recitare ruoli drammatici. Recentemente, ha preso parte alla serie Christian (2022-2023), che unisce elementi drammatici e soprannaturali, e al cast di Briganti (2024), una serie storica. Da maggio 2025 veste i panni di Gerri nell’omonima serie TV Rai.

5. La vita privata di Giulio Beranek: i figli, Demetra e i social

Giulio Beranek è una persona molto riservata riguardo la sua vita privata. Nonostante sia un volto noto nel mondo dello spettacolo, mantiene un profilo basso quando si tratta di parlare della sua famiglia. Ha due figli, Ares Maria e Sofia Antonia, e si è sempre detto molto legato alle sue radici circensi e alla sua città natale, Taranto. La sua compagna, Demetra, è una figura importante nella sua vita, sebbene Beranek preferisca mantenere la sua vita privata lontano dai riflettori. In ogni caso è presente su Instagram con il profilo @giulioberanek.

6. Un talento poliedrico: dalla musica ai cortometraggi

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Oltre alla sua carriera nel cinema e nella televisione, Giulio Beranek ha dimostrato una grande versatilità, partecipando anche a numerosi cortometraggi e videoclip musicali. Questa sua inclinazione verso diversi ambiti artistici è una testimonianza del suo impegno e della sua voglia di esplorare nuove forme di espressione creativa. La sua presenza nel mondo della musica, ad esempio, è stata sancita nel 2017, quando ha preso parte al videoclip della canzone La felicità di Fabrizio Moro, girato nella suggestiva città di Matera. Il video, che ha ricevuto consensi per la sua forza visiva ed emotiva, ha permesso a Giulio di esplorare una dimensione più intima e personale, mettendo in luce il suo talento anche in un contesto musicale. Ma la sua passione per il cinema breve non si ferma qui. Giulio ha partecipato a numerosi cortometraggi, molti dei quali sono stati progetti indipendenti che gli hanno dato l’opportunità di mettersi alla prova con ruoli più complessi e sfaccettati. Questo tipo di esperienza gli ha consentito di crescere artisticamente, testando la sua capacità di adattarsi a storie brevi, intense e ad alto contenuto emotivo. I cortometraggi gli hanno anche permesso di lavorare con registi emergenti e di esplorare stili cinematografici diversi da quelli dei progetti più commerciali, affinando la sua abilità nell’entrare nei personaggi.

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