The Walking Dead: Steven Yeun torna a commentare la morte di Glenn

Steven Yeun è stato recentemente protagonista di Minari, il film di Lee Isaac Chung che affronta il tema dell'immigrazione.

Steven Yeun ha ricordato l’esperienza in The Walking Dead, fino alla morte del suo personaggio, Glenn, avvenuta all’inizio della stagione 7

Durante la loro conversazione avvenuto nell’ambito di Actors on Actors, ormai appuntamento fisso di Variety, Steven Yeun e Riz Ahmed hanno trattato vari argomenti, tra cui l’esperienza degli immigrati riflessa in Minari, recente film con Yeun, ed il modo in cui Ahmed ha imparato il linguaggio dei segni per Sound of Metal. I due hanno poi parlato di “code switching” (“Ti aiuta a sopravvivere“, ha detto Ahmed) e di come, in quanto attori di discendenza asiatica, siano stati soggetti a pregiudizi, sia nel mondo in generale che nell’industria cinematografica. Non sono infine mancati riferimenti a quello che probabilmente rappresenta finora il ruolo più celebre di Yeun, ovvero il personaggio di Glenn in The Walking Dead.

Yeun ha quindi definito Glenn un “bravo ragazzo coraggioso, gentile con tutti“. Ha poi aggiunto: “Sono io, e non è una cosa di cui mi vergogno, è solo che sono più di questo. E penso che nel corso del viaggio, ho cercato di espandermi, e penso che ad un certo punto Glenn sia cresciuto insieme a me“. Steven Yeun ha quindi ricordato la fase in cui ha percepito in maniera netta l’evoluzione del personaggio: “C”è stato un momento in cui ero diventato un ideale. Poi è stato chiesto di diventare una sorta di bussola morale per lo show ed è fantastico, poiché uno spettacolo ne ha bisogno e sono stato felice di servirlo“.

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Ricordiamo che l’attore è stato uno dei protagonisti di The Walking Dead per le prime sei stagioni. Glenn è stato poi ucciso brutalmente da Negan (Jeffrey Dean Morgan), all’inizio della settima stagione. E Yeun, a quanto pare, era d’accordo con questo epilogo: “Non c’è stata molta resistenza da parte mia. Ma non è stato facile, ero triste, soprattutto perché era  un momento così bello della serie“. L’attore ha quindi concluso dichiarando: “Ma non potevo fermarli lì. Non potevo rimanere bloccato e legato solo a quel genere di personaggio per il resto della mia carriera. All’interno, non mi sentivo in quel modo. All’interno posso essere arrabbiato, posso essere vendicativo. Posso essere tutte le altre cose e volevo esplorare queste cose da solo“.

Fonte: variety