Buffy: vi ricordate Faith? Anche lei ha qualcosa da dire su Joss Whedon

L'attrice che interpretava l'anti-Buffy ha anche lei qualcosa da dire sul comportamento del regista.

Se avete visto Buffy l’Ammazzavampiri certamente ricorderete il personaggio di Eliza Dushku, Faith

In Buffy l’Ammazzavampiri Faith era la nemesi della protagonista: anche lei un’ammazzavampiri ma decisamente poco incline al perdono, al contrario della nostra eroina. Il suo contributo nella serie è stato random ma fondamentale.

Adesso, poiché moltissime attrici stanno parlando del comportamento sconveniente tenuto dal regista e creatore della serie, Joss Whedon nel corso delle riprese, anche Eliza Dushku ha deciso di dire la sua. A maggior ragione perché è stata una delle prime a far parte del movimento #meetoo.

All’inizio di questa settimana Charisma Carpenter (interprete di Cordelia sia in Buffy che nello spinoff Angel), ha parlato degli abusi emotivi che avrebbe sofferto per mano del creatore Joss Whedon; ora la co-protagonista Eliza Dushku, via social, ha condiviso un post nel quale esprime sostegno alla collega. La Dushku è solo l’ultima star di Buffy – in ordine di tempo – ad affrontare il problema, con Sarah Michelle Gellar che ha già dato il proprio sostegno alla Carpenter e a Michelle Trachtenberg, che ha addirittura spiegato che, mentre erano in corso le riprese, dopo un fatto non meglio identificato occorso nei camerini, a Joss Whedon era stato proibito di trovarsi da solo nello stesso camerino con l’allora giovanissima interprete di Dawn.

Mi dispiace che tu abbia tenuto il segreto così a lungo. Il tuo post era potente, doloroso e ha dipinto un’immagine che collettivamente non vedremo o non sapremo mai. Grazie. Non lo sapevo ma non lo dimenticherò mai. Penso spesso al detto: “Siamo malati come i nostri segreti”. I nostri segreti ci fanno davvero male e ci fanno ammalare. Quello che sto imparando sempre di più – e personalmente l’ho trovato prezioso – è che una guarigione profonda può venire solo dal nominare e rivelare apertamente ciò che è realmente accaduto; è il primo passo necessario (quando si è pronti ovviamente) per liberarci dai nostri segreti, dalle verità inconfessabili che ci hanno tenuti isolati, nella vergogna, in ostaggio.

 

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Fonte: Comicbook