Batwoman: Warner Bros. risponde alle accuse di Ruby Rose

La Warner Bros. Television ha contestato le accuse di Ruby Rose sulle pessime condizioni di lavoro sul set di Batwoman.

Ruby Rose ha attaccato la Warner Bros. Television per il cattivo ambiente lavorativo sul set di Batwoman

La Warner Bros. Television ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che contesta le accuse di Ruby Rose sulle pessime condizioni di lavoro e gli abusi da parte dei produttori e dello studio dietro la serie di successo Batwoman. L’ex star della serie ha svelato, in una serie di post sui social media, di essere stata costretta a lasciare la serie dopo aver sollevato preoccupazioni sulla sicurezza sul set, a seguito di un infortunio subito durante le riprese.

Nelle dichiarazioni l’attrice Ruby Rose ha affermato di aver vissuto condizioni di lavoro non sicure e ostili, nominando i produttori di Batwoman, i dirigenti della Warner Bros. e i co-protagonisti Dougray Scott e Camrus Johnson. Rose ha affermato che l’ex boss della Warner Bros. Television Peter Roth, ritirato dall’incarico alla fine del 2020, aveva assunto un investigatore privato per scovare “cose negative sul suo conto”.

“Nonostante la storia che Ruby Rose sta condividendo online rivolta ai produttori, al cast e alla troupe, alla rete e allo Studio, la verità è che la Warner Bros. Television aveva deciso di non ingaggiare Ruby per la seconda stagione di Batwoman, sulla base di molteplici lamentele sul suo comportamento sul posto di lavoro che sono state ampiamente riviste e gestite in privato, per rispetto di tutti gli interessati”, ha dichiarato la Warner Bros. Television.

Dopo l’abbandono della serie da parte di Ruby Rose, la parte di Kate Kane è stata rifusa, con l’aiuto della star di Krypton Wallis Day che ha interpretato il ruolo in una manciata di episodi, per dare una degna conclusione alla sua storia. Sul reale motivo dell’abbandono della serie girano tantissime speculazioni, quasi tutte coinvolgano il suo infortunio al collo e alle costole sul set, durante le riprese. L’attrice, che è stata sottoposta a un intervento, non riusciva più a reggere i ritmi lavorativi della produzione (ha avuto solo 10 giorni di congedo).