Berlinale 2021 – Wheel of fortune and fantasy: recensione del film di Ryusuke Hamaguchi

Presentato in competizione alla Berlinale 2021Wheel of fortune and fantasy di Ryusuke Hamaguchi è un film che parla del caso, delle coincidenze e della fatalità, raccontando episodi diversi tra loro ma ognuno caratterizzato al verificarsi di eventi apparentemente casuali ma che sono in realtà coincidenze pronte a cambiare il corso degli eventi. Il primo episodio si chiama Magic (or Something less assuring) ed è incentrato su due amiche che si scambiano confidenze: una rivela all’altra di avere un nuovo ammiratore con il quale le cose si stanno facendo serie. Durante un appuntamento al bar, si palesa il misterioso spasimante, che altri non è che l’ex fidanzato dell’altra amica. A questo punto la ragazza deve scegliere come comportarsi, se glissare elegantemente e lasciarli soli oppure se rivelare al ragazzo i suoi sentimenti recentemente rinverditi. Nel secondo episodio Door wide open un professore si appresta a ricevere un prestigioso premio, ma un alunno scontento della propria bocciatura decide di tessere una trappola con la complicità di una sua compagna di corso. L’ultimo segmento del film è Once again: in un futuro prossimo un virus ha annientato le comunicazioni informatiche, facendo perdere il posto a molte persone tra cui una giovane donna. Durante una passeggiata ritrova una vecchia compagna di classe che adesso ha famiglia e figli, ma finalmente è giunto il momento per le due donne di rivelarsi i sentimenti reciproci finora celati.

Il destino è protagonista in Wheel of fortune and fantasy

Wheel of fortune and fantasy - Cinematographe.it

© 2021 Neopa/Fictive

Con una struttura narrativa piuttosto rigida Wheel of fortune and fantasy affronta in vari aspetti i concetti di “coincidenza” e “destino”, riconducendo alla volontà del fato tutte le azioni dei protagonisti, anche laddove è invece palesemente la libera scelta di ognuno a dominare il campo. I tre episodi portati sullo schermo sono stati concepiti dal regista Ryusuke Hamaguchi come la prima parte di una serie di sette storie incentrati sul tema della coincidenza e dell’immaginazione, per portare in scena quanto questi due aspetti determinano poi le azioni e le scelte di ciascuno di noi. Dare vita al concetto stesso di coincidenza significa concentrarsi sulla rarità degli eventi e sulle particolari pieghe che ogni situazione potrebbe in potenza divenire, immaginare i mondi possibili di ogni istante per poi sceglierne uno soltanto e dedicare ad esso lo sviluppo in immagini.

Wheel of fortune and fantasy: una recitazione fin troppo ingessata

Wheel of fortune and fantasy - Cinematographe.it

© 2021 Neopa/Fictive

Wheel of fortune and fantasy si contraddistingue però per una certa rigidità e ingenuità sia a livello di regia che di recitazione che ingessano la struttura del film, già di per sé incasellata nelle tre parti, e in qualche modo inficiano le possibilità di empatia nei confronti tra il pubblico e i protagonisti. Probabilmente l’idea di sette episodi anziché solo tre permetterebbe di ampliare gli orizzonti di questa ricerca sul caso e sulla fatalità, che in questa fase rimane un po’ embrionale, privata della possibilità di sfoggiare tutte le soluzioni possibili da immaginare ed esperire quindi sullo schermo. Se da un lato l’idea del film a episodi irrigidisce la sceneggiatura già dalle premesse, dall’altro lato la recitazione così composta ed educata dei protagonisti non aiuta a creare movimento e a far percepire quell’esplosione dei fatti che ci si potrebbe aspettare. Anche la fotografia e le scelte cromatiche rimangono piuttosto neutre, scegliendo toni luminosi e varie tonalità di bianco che smorzano i movimenti auspicati.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 1

1.8

Tags: Berlinale