Toy Boy – stagione 2: recensione della serie Netflix

La recensione di Toy Boy 2, la nuova stagione della serie Netflix è un'esplosione di trash!

Torna su Netflix uno dei titoli più ipnotici e trash del catalogo: Toy Boy torna per una seconda stagione pronta a far rimpiangere la prima. Il finale dell’ultimo episodio ci aveva lasciati con il fiato sospeso davanti a una tragedia che avrebbe potuto mettere fine alla faida tra spogliarellisti e irlandesi, ma anche all’intero racconto. Invece, con una delle tipiche iperbole a cui ci ha abituato la serie, Toy Boy riprende il racconto da quel momento con un’ostinata ricerca della verità da parte di Hugo, Ivan e compagni. Accanto a loro però è cresciuto il potere delle famiglie in cerca di riscatto, pronte a sfidare l’intero sistema per arrivare a rubare potere ai piani alti di Macarena e Benigna. Tra poliziotti in pensione ancora assetati di sangue e potere e un nuovo Inferno/Paradiso da tirare su, i protagonisti della serie intrecciano le loro vite di continuo per arrivare a un punto che non si sa bene quale possa essere. L’asticella della giustizia e della verità tanto agognate vengono spostate puntata dopo puntata, finendo con il diventare un orizzonte lontanissimo.

Toy Boy 2: personaggi e fotografia da rivista d’alta moda nella serie Netflix

Toy Boy 2 - Cinematographe.it

Toy Boy conferma tutte le caratteristiche della prima stagione, giocando soprattutto su una fotografia e una caratterizzazione dei personaggi degna delle migliori riviste di moda. Corpi e fisici statuari riempiono lo schermo per intrecciare rapporti sentimentali profondi e trame di potere e vendetta, punteggiando i dialoghi di riferimenti sessuali più o meno velati. In questo tripudio di sensualità e ostentazione di sex appeal, i personaggi rimangono ancora un volta piuttosto appiattiti, in una sorta di bidimensionalità che non va oltre la loro mera funzione narrativa, in cui ogni approfondimento è negato. L’unica dinamica in cui si lascia spazio a un tentativo di introspezione è la ricostruzione della coppia formata da Hugo e Triana, anche se i sogni di recuperare la gamba da parte di Triana risultano ben forzati rispetto a un danno che è molto meno drammatico rispetto al carico patetico mostrato. Superata la crisi con la banda degli irlandesi, quindi, si volta subito pagina, verso il nuovo acerrimo nemico: il Turco. Questo è solo uno dei tanti repentini cambi di focus da parte della seconda stagione di Toy Boy, che si affida alla narrazione di Triana per farsi guidare lungo gli episodi, preferendo quindi un personaggio tutto sommato in disparte rispetto agli altri, contrariamente a quanto accadeva nella prima stagione con le parole di Hugo narratore, unico vero protagonista di quella tornata di episodi.

Toy Boy 2 – Una serie che riesce a intrattenere

Toy Boy 2 - Cinematographe.it

In conclusione, Toy Boy 2 torna alla carica puntando ancora una volta sulle sue carte vincenti e, nonostante tutte la connessioni di eventi a dir poco inverosimili, riesce a tenere viva l’attenzione del pubblico lungo tutti i dieci episodi che compongono la seconda stagione. La buona volontà di cast, interpreti e operatori non riesce comunque a sopperire a una sceneggiatura lacunosa, in cui i vari spunti narrativi sono disseminati senza soluzione di continuità, solo mantenendo una base omogenea fatta di sesso e serate danzanti. Il risultato finale è quindi una giustapposizione di eventi che mescola personaggi vecchi e nuovi, ma che rispetto a quanto accadeva nella prima stagione resta svuotato della storia tra Hugo e Triana che, in fondo è inutile negarselo, è l’unico vero motivo per cui ci siamo sorbiti tutte queste puntate.

Regia - 1
Sceneggiatura - 0.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2
Sonoro - 1
Emozione - 0.5

1.3

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