Possessed: recensione della serie TV coreana su Netflix

Possessed è la serie TV coreana firmata Netflix che mescola thriller horror e ironia in un prodotto che terrà incollati allo schermo.

Netflix prosegue nel presentare serie TV provenienti da ogni parte del mondo, con gli esperimenti più bizzarri, ma sempre mantenendo una qualità narrativa e tecnica ormai diventata un punto di riferimento. Ci troviamo in questo caso in Corea del sud con Possessed, serie TV originale Netflix di produzione coreana di genere thriller a tratti horror.

Ci troviamo di fronte a una trama thriller per eccellenza, intrisa di un tipico stile di narrazione orientale, cioè quello di mescolare diversi generi tra cui sicuramente quello comico, estremizzato al punto da diventare “di genere”.

Possessed: la serie TV coreana di produzione Netflix tra thriller e commedia

Protagonista di Possessed è il detective Kang Pil-sung, burbero, scontroso e piuttosto non convenzionale, sopratutto per lo stile socio culturale della Corea del Sud. Si veste in modo piuttosto casual e malandato, capelli lunghi, barba incolta, modi di rapportarsi con gli altri davvero poco curati, al punto da venire scambiato nell’episodio pilota per un malfattore e quindi di conseguenza colpito violentemente alla testa con uno spazzolone per pavimenti.

La ragazza che lo coplisce per caso è la protagonista femminile di questa serie TV, Hong Seo-jung, una giovane che vede i fantasmi, legge nella mente delle persone e la sa anche controllare. Grazie a questi poteri, lei inizierà a collaborare con la polizia, in particolare con il protagonista, inizialmente riluttante di fronte ai suoi fantomatici poteri.

Possessed e gli elementi tipici di un K-Drama

Gli elementi per una serie TV che tenga incollati allo schermo ci sono tutti, sebbene sia di una provenienza a cui il pubblico non è abituato. Per questo motivo è bene anche andare alle radici di quella che è la narrazione coreana soprattutto in ambito seriale. In Corea generalmente non esistono stagioni successive alla prima, quindi c’è una svariata produzione di serie TV brevi e di generi differenti che si dedicano molto alla sperimentazione.

Si parla di drama orientali, nel caso della Corea, K-Drama, che lentamente stanno conquistando il mercato mondiale, grazie a espedienti narrativi tipici di quel tipo di cultura e che vengono apprezzati dal pubblico occidentale. Questi espedienti li troviamo sicuramente in Possessed, come la mescolanza del genere thriller con dei tratti horror con una comicità improvvisa dovuta a personaggi improbabili come dei malfattori piuttosto goffi e maldestri a cui però di contrasto abbiamo dei villian decisamente fuori dagli schemi e inquietanti.

Un altro contrasto è sicuramente un personaggio principale serio, tenebroso, ma scomposto sia nell’aspetto fisico che nel temperamento a cui si contrappone una protagonista che mentalmente è fuori da ogni schema proprio per il suo potere di parlare con i fantasmi e leggere le menti delle persone. Esteticamente agli antipodi, creano inevitabilmente delle scene comiche, in uno scenario in realtà drammatico che è quello di un serial killer e morti continue.

Le ambientazioni in cui si trova la narrazione, sia interne che esterne vanno a soddisfare le esigenze degli spettatori di questi ultimi anni di serie TV, molto curate con riprese molto attente, che continuano a cambiare gli scenari, aria aperta, notte, giorno, interno delle abitazioni, centrale di polizia. Un continuo cambio di girato che sicuramente giova all’intera narrazione rendendola sempre varia e mai banale.

Ad aiutare questo tipo di variazione, anche le colonne sonore, molto interessanti per questa serie TV. Si ricorre a una colonna sonora strumentale, con una base elettronica che sa bene adattarsi al genere thriller-horror, ma con aspetti molto contemporanei. Non mancano all’interno anche brani cantati coreani, con voci femminili e base musicale ambient di tastiere elettroniche.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.3

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