I retroscena del caso Wesphael: recensione della docuserie Netflix

La recensione della docuserie che ricostruisce l’affaire Wesphael, il noto ex-parlamentare belga accusato di aver ucciso sua moglie nel 2013. Disponibile su Netflix dal 17 marzo.

La notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre del 2013 è una di quelle che il Belgio non potrà dimenticare facilmente. Quella manciata di ore che hanno fatto da cornice a uno dei fatti di cronaca nera più discussi e controversi nella storia recente del Paese, conosciuto come “l’affaire Wesphael”,  sono destinate a rimanere impresse a lungo, a maggior ragione ora che a distanza di otto anni gli eventi nella loro interezza e con tutto il carico di dubbi ancora irrisolti al seguito sono finiti al centro di una serie televisiva targata Netflix. Stiamo parlando de I retroscena del caso Wesphael, la docuserie in cinque episodi (da 30 minuti cadauno) diretta da Alain Brunard, rilasciata sulla piattaforma statunitense il 17 marzo.

I retroscena del caso Wesphael: suicidio o omicidio?

I retroscena del caso Wesphael - Cinematographe.it

Per coloro che dell’affaire in questione hanno perso le tracce o sanno poco e nulla, la serie creata da Georges Huercano e Pascal Vrebos è l’occasione giusta per rimettere insieme tutti o quasi i tasselli di un complicatissimo mosaico, al quale probabilmente mancano dei pezzi di verità riguardo le cause che hanno portato alla morte di Véronique Pirotton, la moglie del noto ex-deputato vallone Bernard Wesphael. Ed è stato proprio lui, secondo parlamentare nella storia belga ad essere processato e primo a finire in carcere, il solo e unico accusato del presunto omicidio avvenuto nella camera 602 dell’Hotel Mondo di Ostenda, cittadina portuale situata sulla costa occidentale. Nonostante l’assoluzione e il risarcimento per ingiusta detenzione, i dubbi se si fosse trattato di suicido dovuto a un’intossicazione dovuta a un mix di farmaci e alcol assunti dalla vittima o di una messinscena per coprire un assassinio per asfissia seguito all’ennesima lite di un matrimonio ormai in crisi sono ancora moltissimi. In tal senso, la docuserie non contribuisce a scioglierli una volta per tutti, ma al contrario ad aumentarli ulteriormente.

I retroscena del caso Wesphael: gli autori scelgo di percorrere la strada dell’imparzialità

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Chi sceglierà di vedere I retroscena del caso Wesphael, infatti, si troverà al cospetto di un’operazione che non vuole e non ha mai voluto dare delle risposte, semmai sollevare delle nuove domande. Allo spettatore di turno dunque non verrà servita la verità, poiché una certa e inconfutabile non esiste. Cosa sia realmente accaduto in quella stanza d’albergo, che ha portato al decesso della donna, non è dato saperlo, perché l’unica a potercelo dire poteva essere solo e soltanto la vittima. Motivo per cui gli autori hanno deciso di percorrere la strada dell’imparzialità, mantenendo sin dall’inizio una posizione neutrale e obiettiva rispetto agli accadimenti e alle parti in causa. Di conseguenza la posizione assunta è quella di quella di chi non si schiera da una parta o dall’altra della barricata, che non sbatte il mostro in prima pagina o che si divide tra colpevolisti e innocentisti. Al contrario, Brunard si mette volutamente tra i due fuochi, radiografando e vivisezionando il caso con il modus operandi di un giornalista che si limita a riportare e a riordinare dal caos i fatti. Scelta che riteniamo quella più corretta per raccontare una vicenda intricata come questa.

I retroscena del caso Wesphael si regge su un potente ed efficace contraddittorio

I retroscena del caso Wesphael - Cinematographe.it

L’oggettività lascia dunque al fruitore la possibilità di maturare in maniera indipendente una posizione a riguardo, con l’autore che gli mette a disposizione tutti gli strumenti per poterlo fare. Nell’arco dei cinque episodi, al quale la scrittura affida altrettante fasi chiave della vicenda dalla morte della Pirotton sino al termine del processo, la docuserie palleggia insistentemente da un fronte all’altro tracciando con estrema precisione gli identikit dei due diretti interessati. Emergono gradualmente tesi contrastanti e dettagli inquietanti da entrambe le parti, smontati e rimontati con la velocità di un botta e risposta consumato in una battaglia legale e mediatica che porterà accusa e difesa a confrontarsi faccia a faccia. Il ché esclude il prodotto a tesi, gettando le basi di un potente ed efficace contraddittorio. Quest’ultimo rappresenta il vero punto di forza di I retroscena del caso Wesphael.    

I retroscena del caso Wesphael: sul banco dei testimoni sale anche il presunto colpevole

I retroscena del caso Wesphael - Cinematographe.it

Sul banco dei testimoni salgono amici e parenti della vittima e dell’imputato, ma anche una nutrita schiera di figure (avvocati, giudici, medici legali, giornalisti e tossicologi) che, alternandosi davanti la macchina da presa, aggiungono argomentazioni a sostegno della tesi del suicidio o dell’omicidio colposo. Il regista raccoglie il tutto attraverso una carrellata di interviste frontali, tra cui quella a Wesphael che cineprese al seguito torna fisicamente nei luoghi che hanno fatto da cornice alla vicenda: dalla scena del delitto al carcere di Bruges, passando per l’aula del tribunale dove si è svolto il processo. Ciò crea un cortocircuito spazio-temporale tra passato e presente, alimentato dall’uso di preziosi e inediti materiali di repertorio (dagli interrogatori nella commissariato ai filmati delle camere del circuito di video-sorveglianza dell’albergo e alle intercettazioni telefoniche, dai servizi dei telegiornali alle immagini estrapolate durante i dodici giorni del processo).

Le “bombe” vere arrivano negli ultimi due episodi

I retroscena del caso Wesphael - Cinematographe.it

Unica nota stonata in un’esecuzione altrimenti ben orchestrata, che tiene in ghiacciaia i colpi di scena (che riguardano episodi di pedofilia, violenze domestiche e relazioni extra-coniugali) per farli implodere negli ultimi due episodi, sta nelle ricostruzioni di fiction. Queste, pur dialogando bene con le altre componenti e nonostante la cura di una confezione ben al di sopra di quella offerta da prodotti per il piccolo schermo come Amore criminale o Delitti di provincia, risultano il più delle volte didascaliche e superflue.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3.5

3.1

Tags: Netflix