American Horror Stories – Stagione 3: recensione della serie Disney+

Nella serie antologica di Ryan Murphy e Brad Falchuk Bestie e altre tre storie cupe accomunate da un tragico epilogo.

Dal 24 gennaio 2024 è disponibile su Disney+ la terza stagione della serie antologica di Ryan Murphy e Brad Falchuk American Horror Stories, composta da quattro puntate che saranno disponibili sul servizio streaming con appuntamento settimanale. Dopo una prima stagione moltissimo legata al franchise e un secondo ciclo più autonomo, questo terzo ciclo disvela soprattutto un horror fantascientifico e subisce le influenze degli spettacoli dello sceneggiatore britannico Charlie Brooker.

Bestie, Daphne, Tapeworm e Organ sono i titoli dei quattro episodi che compongono American Horror Stories 3 e che si rifanno a Black Mirror per l’ispirazione al mondo d’oggi e perché incentrati sui problemi di attualità e nel campo dei media, risultando però non originali nonostante alcuni dei finali siano imprevedibili. Si passa dalla rappresentazione della solitudine adolescenziale e del pericolo delle amicizie virtuali (nel pilot) ai successivi episodi che affrontano i temi dell’intelligenza artificiale, dell’ossessione per le tendenze e della mascolinità tossica. Le quattro storie cupe sono accomunate da un tragico epilogo per l’umanità che biasimano in quanto spaventosa già di suo (un aspetto che è sempre più presente nei prodotti seriali). Più interessanti sono invece i volti del cast principale, a partire da una giovane e talentuosa Emma Halleen che interpreta il personaggio di Shelby Brubaker. Ma la bravura non è una qualità che si estende anche agli attori che interpretano i ruoli secondari.

Una stagione per lo più prevedibile e deludente

I quattro episodi di American Horror Stories sono per lo più prevedibili e deludenti, a partire dal primo titolato Bestie. La protagonista è Shelby Brubaker (Emma Halleen), una timida adolescente che ha perso sua madre e si è trasferita da poco in una nuova casa e scuola insieme al papà. Shelby viene presa in giro dai nuovi compagni e passa molte ore al computer. Online infatti conosce una pericolosa ragazzina (Jessica Barden) con cui instaura una profonda amicizia virtuale, chiamandola Bestie (“migliore amica” in inglese). Bestie, che è l’episodio diretto da Max Winkler mostra l’evoluzione letale del rapporto tra Shelby e Bestie.

American Horror Stories – Stagione 3: valutazione e conclusione

Orrore quotidiano, orrore in città, che non riesce a impressionare. Concludiamo che siamo rimasti delusi da questo nuovo ciclo di episodi di American Horror Stories, nonostante il cast giovane e interessante, il buon lavoro di regia e alcuni finali meno scontati e pur sempre immemorabili, per una stagione che risente troppo dell’influenza di Black Mirror, della sua struttura con episodi autoconclusivi, dei suoi racconti angosciosi e del suo senso (lo specchio nero della tecnologia) che però, a differenza della serie che prende a modello creata da Charlie Brooker, non mostra l’astuzia di saper vedere oltre…

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.3