Alexa & Katie: recensione della serie Netflix

Alexa è malata di cancro. Katie è la sua migliore amica, fedele a tal punto da rasarsi la testa per starle vicina. Con Alexa & Katie Netflix punta su una sit-com adolescenziale, vademecum per affrontare una malattia. Ecco la nostra recensione

Netflix produce la sua prima sit-com multi-camera per ragazzi e decide di farlo affrontando un argomento spinoso con un tono alla NickelodeonAlexa & Katie racconta la storia di due amiche, Alexa (Paris Berelc) e Katie (Isabel May), alle prese con l’evento che – più di tutto – condiziona la vita di un’adolescente americana: il primo giorno di superiori. A ostacolare, però, la normalità della loro vita è un evento tragico nella vita di Alexa: il cancro. La ragazza deve affrontare la malattia, devo combatterla, cercando di mantenere quell’energia positiva e quell’atteggiamento da scavezzacollo che tanto profondamente sembra caratterizzarla. Dall’altra parte c’è Katie, amica leale (tanto leale da rasarsi la testa per starle vicino), con un’indole opposta a quella di Alexa, ma un grande cuore.

La serie Netflix è la colma di buone intenzioni. Per la piattaforma streaming è un vero e proprio esperimento. Alexa & Katie assomiglia più a un programma del già citato Nickelodeon o di Disney Channel. Un sorta di Hannah Montana o di Victorious con un ingrediente in più che – come spesso accade quando si tratta di programmi per ragazzi – serve da vademecum per coloro che, giovanissimi, si trovano ad affrontare la malattia. Accade spesso infatti che i personaggi si perdano in vere e proprie istruzioni per l’uso quando si parla di chemioterapia, perdita dei capelli, mancamenti e remissione. Netflix parla ai suoi spettatori più giovani per prepararli al peggio e lo fa con il sorriso.

Netflix abbassa il tiro e con Alexa & Katie punta a un target diverso dal solito

Alexa & Katie non vi piacerà se non siete in target. Il suo obiettivo è molto specifico: punta a quella fetta demografica tra i 10 e i 15 anni, attratta dalle sit-com, ma non ancora pronta per quelle “da adulti”. Punta agli adolescenti che cercano storie d’amore platoniche, battute sarcastiche e quella giusta dose di dramma giovanile. Persino la presenza della malattia è una discriminante. Guardandola dall’esterno si ha l’impressione che Netflix sfrutti il dolore, sfrutti la bruttezza della vita come fa una filmografia tipica del cinema adolescenziale, quello dove l’amore va a braccetto con la morte (pensiamo a Colpa delle stelle o al recente Il sole a mezzanotte). Ma il discorso è un po’ diverso. Se costruisci la tua carriera sull’essere profondamente anti-conformista, ad un certo punto, la cosa meno ortodossa e più inaspettata che tu possa fare è realizzare qualcosa di estremamente convenzionale.

Alexa & Katie Cinematographe

Alexa & Katie non è sorprendente, rimane – dall’inizio alla fine – fedele a se stessa, al suo essere normale. Il cancro non viene trattato in maniera solo simbolica e menzionato qua e là (dobbiamo riuscire a ignorare le terribili calotte per fingere che le protagoniste siano pelate). Alexa deve affrontare davvero la malattia e i momenti interamente dedicati alla sua lotta sono in assoluto i migliori perché accadono con una coscienza estremamente matura, tra una battutina e l’altra sul fratello bello e tontolone della protagonista.

Quei momenti portano con loro sentimenti di impotenza e solitudine in tutti coloro che sono coinvolti, pubblico compreso. Più frequentemente, però, “cancro” è solo l’impulso per dare il via a farse da scuola superiore, misfatti giovanili e disavventure, di nuovo, normali per una sit-com per ragazzi. Le due protagoniste escono di nascosto alla sera, impazziscono quando un esame va male, si mettono nei guai con la Preside. Le febbri di Alexa e le preoccupazioni sul suo indebolitissimo sistema immunitario sono solo drammatici impedimenti che (spesso) richiedono meno attenzione di un invito al ballo o della preoccupazione per il primo bacio. E va bene così: Alexa & Katie è uno show sull’aspirazione, sull’ottimismo e sull’adolescenza, anche e soprattutto con la spada di Damocle di una terribile malattia sulla testa.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.3

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