Una vita tranquilla: il film con Toni Servillo è ispirato a una storia vera?

Una vita tranquilla è il film con Toni Servillo del 2010. Sapevate che il regista si è ispirato a una storia vera?

Una vita tranquilla è uno film italiano di genere thriller e drammatico del 2010, diretto da Claudio Cupellini e con protagonista Toni Servillo, insieme a Marco D’Amore, Francesca Di Leva, Juliane Kohler, Maurizio Donadoni, Alice Dwyer ed Enzo Salomone. Pare che il film con Toni Servillo sia ispirato a una storia vera, che si differenzia sostanzialmente da quella che è la storia raccontata nella pellicola.

Trama e storia vera di Una vita tranquilla

una vita tranquilla, cinematographe.it

La pellicola racconta la storia di Rosario Russo, un albergatore italiano che si rifugia in Germania per potersi allontanare dal suo passato di pluriomicida e dalla sua eredità di camorrista. Il passato però non è così clemente con lui e un giorno gli fanno visita Edoardo e Diego, due malavitosi che iniziano a minacciare l’uomo e la vita tranquilla che si era ormai costruito.

La pellicola sembra sia ispirato alla storia della strage di Duisburg, avvenuta il 15 agosto del 2007 e che ha mietuto sei vittime avanti a un ristorante italiano, a opera di alcuni criminali affiliati alla ‘Ndrangheta. Cosa succede nella notte del 15 agosto al cuoco calabrese del ristorante De Bruno?

Pare che quella notte, il cuoco chiude il locale con due camerieri e tre amici e va a prendere la sua automobile. Tutti e sei, calabresi come il cuoco, avevano a che fare con il clan Pelle-Vottari di San Luca, vengono uccisi da 54 colpi sparati da due pistole diverse. Nessuno – neanche a dirlo – si salva. Un vero e proprio colpo studiato. Nel film invece le cose sono diverse, perché la vittima presa di mira dai due malavitosa è solo una, anche se il movente resta lo stesso. Proprio per quanto riguarda la sua pellicola, nel 2010 in una dichiarazione Claudio Cupellini ha detto che “è un progetto che mi sta molto a cuore e su cui lavoro da anni. Ci siamo documentati tantissimo su quella tragedia perché era giusto che sapessimo ma Una vita tranquilla non ha nulla a che vedere con quella storia, se non la cornice criminosa. Oltretutto il mio film chiama in causa la camorra e non la ‘Ndrangheta”.

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