Quantum of Solace: ecco dove è stato girato il film con Daniel Craig

Da Panama all’Italia, dalla Gran Bretagna al Cile, ecco le location del 22° capitolo della saga.

Accolto freddamente dalla critica, il film del 2008 di Marc Forster, Quantum of Solace, è il 22° capitolo della serie di James Bond, la saga forse più longeva della storia del cinema. Di certo la sua uscita ha di fatto contribuito a portare alla ribalta il genere dell’action movie.

Nei panni dell’agente segreto 007 troviamo Daniel Craig, che continua il lavoro iniziato nel 2006 da Casino Royale. C’è chi non accolse favorevolmente l’attore dallo sguardo di ghiaccio come nuovo James Bond, perché troppo diverso dai suoi predecessori. Ma il tempo, e il box office, gli hanno dato ragione.

Fin dal primo film, del resto, la saga di Bond ha sicuramente rivoluzionato e riportato sotto i riflettori il genere dell’action movie: di volta in volta il pubblico ha seguito l’agente 007 in una serie di rocambolesche avventure da una parte all’altra del globo e Quantum of Solace non fa di certo eccezione.

Da Panama all’Italia, dalla Gran Bretagna al Cile, cercheremo di ricostruire l’itinerario di questo 22° capitolo della saga.

Quantum of Solace

Alla guida della sua Aston Martin, James Bond scappa dagli inseguitori che gli danno la caccia per liberare Mr. White (Jesper Christensen), imprigionato e legato nel vano posteriore della macchina.

Una corsa contro il tempo che si snoda nelle località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone, Riva del Garda, Torbole e Malcesine. Fin dalla prima scena si entra così nel vivo dell’action movie percorrendo la provinciale 38, la Porto-Pieve, che dalla Gardesana sale verso gli altopiani di Tremosine.

L’inseguimento porterà James Bond sulle sponde del lago di Garda e quindi verso sud, passando per la Liguria, fino in Toscana. Nelle famose cave di marmo presso Carrara l’agente 007 si ritrova faccia a faccia con gli inseguitori, in una delle prime sequenze di forte impatto del film.

Tolti di mezzo gli inseguitori, Bond giunge finalmente a Siena, dove incontra M (Judi Dench): i due interrogano Mr. White al fine di ottenere maggiori informazioni su “Quantum”, un’organizzazione terroristica di cui l’MI6 non sa praticamente niente.

Quantum of Solace

L’Aston Martin del protagonista fa il suo ingresso nella città attraverso la defilata Piazzetta della Paglietta, su via Salicotto, a pochi passi da Piazza del Campo: sarà proprio nella piazza definita Patrimonio dell’Umanità, durante il Palio di Siena, che il regista Marc Forster decide di ambientare la vicenda.

Ma in realtà è la città di Siena nel suo complesso, con i suoi scorci e le sue torri medievali, a fare da sfondo a questa parte della storia, che vede il nostro 007 impegnato in una rocambolesca figa da un tetto all’altro della città. Le riprese di questa sequenza, per altro, non sono state fatte in studio, ma filmate dal vivo sui tetti di Siena, pur nelle rispetto delle norme vigenti per questi storici edifici.

Dall’Italia l’azione si sposta quindi in Gran Bretagna, nel super attico situato nella parte più a nord dei Water Gardens.

Quantum of Solace

Il nome fa riferimento ad un complesso di grattacieli che dominano la zona di Londra tra Edgware Road e I Sussex Gardens. Qui Bond e M cominciano a prendere coscienza del reale potere della nuova misteriosa organizzazione che prende il nome di Quantum. L’entrata del complesso privato da cui accede la macchina di Bond è situato in Burwood Place.

Quantum of Solace

Sempre a Londra è situato l’ufficio governativo dove il ministro interpretato da Tim Pigott-Smith convoca M per un breve meeting. Si tratta del Reform Club, al 104 di Pall Mall, diventato famoso anche grazie al romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni: fu proprio durante una discussione tra una partita di carte e l’altra al Reform Club che Phileas Fogg scommise che sarebbe tornato nello stesso club entro ottanta giorni dopo avere compiuto il giro del mondo.

Quantum of Solace

Non fatevi ingannare dalla facciata apparentemente austera: le eleganti sale interne hanno ospitato le riprese di più di un film, da La morte può attendere (Die Another Day, 2002), con Pierce Brosnan nei panni dello 007, tanto per rimanere nell’universo Bond, a Le quattro piume (The Four Feathers), il remake di Shekhar Kapur con Heath Ledger, passando per O Lucky Man!(1973) di Lindsay Anderson e The Bounty (1962), il film di Roger Donaldson con, tra gli altri, Mel Gibson e Anthony Hopkins.

Quantum of Solace

Sulle tracce del nuovo vero antagonista di Quantum of Solace, Dominic Green (Mathieu Amalric), il viaggio di Bond si sposta verso Bregenz, comune austriaco di circa 30.000 anime situato sulla costa est del lago di Costanza.

È proprio in questa città e in particolare nella modernissima struttura del teatro dell’opera, la Festspielhaus Bregenz, che i membri dell’oscura organizzazione Quantum decidono di incontrarsi, durante la rappresentazione della Tosca di Puccini.

L’impressionante occhio che troneggia sul palco è stato realizzato per l’allestimento, nel 2007, proprio della Tosca, per la regia di Philipp Himmelmann.

Quantum of Solace

Di nuovo un riferimento all’Italia, dunque, in cui Bond farà ben presto ritorno. Allo scopo di ottenere un nuovo passaporto, infatti, l’agente 007 fa visita al suo vecchio amico Mathis (il nostro Giancarlo Giannini), nei dintorni di Talamone, nel sud della Toscana. È sullo sfondo della suggestiva Torre di Talamonaccio, una costruzione medievale a pochi chilometri dalla città, che avviene l’incontro tra i due.

Quantum of Solace

Con in mano il nuovo passaporto, il personaggio di Daniel Craig può quindi volare dall’altra parte del globo, e più precisamente a La Paz in Bolivia. Questo, almeno, stando alla storia del film. In realtà le riprese vere e proprie invece si sono svolte a Panama: è qui, in Plaza de Francia, negli spazi lussuosi dell’Instituto Nacional de Cultura, nel film ribattezzato come Andean Grand Hotel, che si svolge l’azione del film.

Quantum of Solace
Tutto il capitolo finale della pellicola si svolge completamente in Bolivia. Anche stavolta, tuttavia, come nella precedente scena, per le riprese è stata scelta un’altra location: niente di meno che il deserto di Atacama in Cile, già teatro del film di Walter Salles I diari della Motocicletta.

In questo scenario suggestivo si nasconde anche Mr. Green: la sede del super cattivo di questo film altro non è se non la “Residencia”, la sede dell’ESO (European Southern Observatory) sul Cerro Paranal, nel deserto di Atacama.