RomaFF12 – Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite: recensione

La recensione di Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite, il cartone animato di Enzo D'Alò presentato nella sezione di Alice nella città 2017

I bambini sanno divertirsi con poco, a loro non servono ghirigori elaborati, nessun bisogno di perfezione estetica o necessaria logica nella consequenzialità di una trama. I bambini sanno trovare piacere anche nelle più semplici cose, ma questo non significa che bisogna privarli del loro gusto per il bello, dell’attenzione per il ben fatto, della cura verso un prodotto a loro indirizzato che possa accendere un briciolo di curiosità da tramutare poi in visione ed emozione.

L’esatto contrario che svolge il cartone animato opera del napoletano Enzo d’Alò, il confusionario, nella sua contingente sovrapposizione di musica e teatro, Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite, un film per piccini che abusa dell’innocenza del suo piccolo pubblico per realizzare un prodotto d’intrattenimento caotico e totalmente inefficace a stimolare qualsivoglia sentimento di apprendimento o gioia.

Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle pagine rapite – Uno stile inconfondibile che viene oscurato da un racconto sovrabbondante

Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite

I tre amici Pipì, un esemplare di orsacchiotto lavatore, Pupù, un uccellino chiacchierone e Rosmarina, una perspicace coniglietta, vengono incaricati dal Marpà di ritrovare le note di una partitura destinata a musicare il famoso e tanto atteso concerto di Ferragosto. Un’impresa dalla quale i tre motivati animaletti non si tireranno indietro, tentando una loro pista di investigazione che li porti alle fantomatiche note scomparse e cercando di scoprire da chi mai possono esser state rapite. Un’avventura che porterà Pipì, Pupù e Rosmarina ad allestire tre famose opere da interpretare con divertimento assieme ai loro amici.

Canzoni su canzoni, colori su colori: Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite è l’apoteosi della messinscena disegnata, lo spazio piatto e liscio dello schermo costituito e tinto da forme e pitture sovrabbondanti alla vista e alla narrazione. Uno stile che contraddistingue la personalità artistica del fautore de La freccia azzurra (1996), del bellissimo La gabbianella e il gatto (1998) e dell’ultimo animato Pinocchio del 2012, il quale non costituisce alcuna complicazione per quanto riguarda gli eventi dell’orsacchiotto lavatore, dell’uccellino e della coniglietta protagonisti, ma presenta piuttosto un problema per mancanze in ben altri campi. A danneggiare un simile cartoon è infatti un racconto insensato, pesante, inutilmente elaborato per stimolare la concentrazione del pubblico più infantile, che con difficoltà e poco interesse non riesce a seguire con senso di coinvolgimento la struttura prolissa della storia.

Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite – Una puntata televisiva allungata con difficoltà

Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite

Ponendo le proprie radici nella serie animata nata da una coproduzione europea in collaborazione con la Rai, Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite sembra voler portare nella sala cinematografica una lunga puntata televisiva, allungandola in questo modo con estrema difficoltà e incappando in un’opulenza di temi, di motivetti, storie e avvenimenti che uniti tutti insieme gravano con ingente misura su un’opera che sembra non giungere mai alla propria conclusione, pur rientrando in una circoscritta durata di ottanta minuti. Un’infinità di personaggi si sussegue nei pasticciati spettacoli messi in scena dai tre protagonisti animali, musiche dai testi quasi completamente insensati che non riescono a suscitare alcun tipo di risata da parte dello spettatore a cui è indirizzato, come d’altronde avviene con i semplici dialoghi del film, per nulla d’appiglio e difficilmente in grado di divertire.

A Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite manca il senso di moderazione che avrebbe potuto sottrarre elementi al cartone animato e prestare così maggiore accortezza a pochi, ma adeguati dettagli, i quali sarebbero di certo risultati più efficaci nella valutazione del risultato finale del film, che avrebbe soddisfatto con allegria un più elevato numero di spettatori.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 1.5
Recitazione - 1.5
Sonoro - 1
Emozione - 1

1.3