Pawn – fai la tua mossa: recensione del film di David A. Armstrong

Considerando il cast d'insieme a disposizione, Pawn – fai la tua mossa è una pellicola poco definita sul piano degli intrecci, con colpi di scena inefficaci lungo il suo svolgimento.

Pawn – fai la tua mossa, del 2013 e diretto da David A. Armstrong, è un thriller che sfrutta una trama che si cimenta in percorsi già battuti: una rapina ad una tavola calda condotta da Derrick (Michael Chiklis) e una banda di teppisti a piede libero in cerca di un hard disk, contenente segreti su un buon numero di agenti corrotti ancora in servizio. Tra questi troviamo il Tenente Barnes (Marton Csokas), incaricato di sventare la rapina e nel frattempo distruggere le prove dell’esistenza dell’hard disk. Un oggetto che attira l’attenzione di chiunque è il motore di una narrazione spenta, che si trascina a fatica fino alle battute conclusive. Il film è disponibile su Amazon Prime Video.

Pawn – fai la tua mossa: una regia poco ispirata non aiuta a rimanere coinvolti nella sanguinolenta rapina

pawn fai la tua mossa recensione film - cinematographe.it

In Pawn – fai la tua mossa ci si affida ad un intreccio che rivela doppi-giochi, identità violate e innocenti che si sporcano le mani senza poter tornare sui propri passi. Una serie di spunti promettenti che non vengono valorizzati da una regia monocorde e poco energica. Avendo fra le mani una solida location a disposizione, la tavola calda per poter elaborare un linguaggio visivo riccamente denso di indizi e tranelli per ingannare le aspettative dello spettatore, David A. Armstrong non è la persona indicata per trarre il meglio da questi elementi e rendere al massimo con l’impatto visivo. Si abbandona in un montaggio frammentario scarno e lontano dall’essere impattante.

Si effettuano delle scelte in post-produzione non funzionali ad un racconto che dovrebbe riservarci una tensione costante: numerosi i flashback che spezzano la linea narrativa principale, messi per estendere il background di almeno sette personaggi di spicco. Un lavoro altamente rischioso, fallimentare se bisogna aumentare vertiginosamente il ritmo impostato nell’incipit. Si comprendono le ragioni per mettere in primo piano attori dal calibro di Michael Chiklis, Forest Whitaker, Ray Liotta e Stephen Lang, ma viene esasperato uno schema programmatico che sacrifica le loro potenzialità in scena.

Una lunga lista di attori che non riescono a lasciare il segno

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Trattando dei numerosi interpreti di rilievo, in Pawn – fai la tua mossa assistiamo ad un crollo qualitativo che non si ha davvero voglia di assimilare. Mettendosi in panni di figure bidimensionali, gli attori sopraccitati non riescono ad offrire espressioni convincenti, se non quelle investite dalla preoccupazione di rovinare il piano scarsamente congegnato o segnate dal terrore di partecipare ad un film poco curato sul fronte della scrittura. La morale non esiste nella pellicola di Armstrong e viene messa a repentaglio da uno studio tutt’altro che accurato di pedine limitate a muoversi in avanti, verso una conclusione spoglia e piena di uccisioni e perdite telefonate.

Un solo binario impostato e da seguire senza dettagliate indicazioni per i personaggi principali; il resto è affidato ad una fotografia sovraesposta e accecante, anche se si sta trattando di una vicenda ambientata nel corso di una notte. Dalla tavola calda ci spostiamo all’esterno, dove intere pattuglie stanno aspettando di contrattaccare e sorvolare le richieste dei rapinatori: i colori sono in ogni caso uniformi, senza un contrasto efficace da riportare per definire ulteriormente le posizioni stabilite da ogni vittima, carnefice e giustiziere del caso. Una blanda disposizione di un apparato tecnico da rivedere si inoltra in calderone di anticipazioni, inganni e riscatti che non risultano interessanti. L’unica nota positiva è la durata: 86 minuti senza compiere danni irreparabili al nostro buon gusto. Possiamo ritenerci ancora salvi.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 1
Recitazione - 2
Sonoro - 1.5
Emozione - 1.5

1.6