Metti la nonna in freezer – una colonna sonora da brividi

Brani iconici, montaggi musicali, gruppi inglesi, francesi e... un cantautore indiano. Questo e molto altro nella colonna sonora di Metti la nonna in freezer, brillante commedia diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe S. Stasi, con le musiche originali di Francesco Cerasi.

Una commedia che fa venire i… Brividi! Metti la nonna in freezer è stata la sorpresa che ha travolto il box office italiano e che ha portato una ventata d’aria fresca – oltre grazie alle basse temperature del congelatore protagonista – nella marea di commedie che invadono ogni anno le nostre sale cinematografiche. Interpretata da Fabio De Luigi, Miriam Leone, Lucia Ocone e Marina Rocco, l’opera prima dei registi Giancarlo Fontana e Giuseppe S. Stati è la cinefilia che prende forma davanti alla macchina da presa e mescola insieme rom-com, black comedy e azione con un richiamo particolare da gran parte della filmografia internazionale. Una fattura costruita su un racconto che guarda alla nostra cronaca e continua a sottolineare la precarietà del Paese.

Un film che osa attraverso diverse scelte di inquadratura, di modi del narrato e di montaggio, non trascurando l’importante elemento della colonna sonora che contribuisce a donare alla modernità di Metti la nonna in freezer quell’energia che si percepisce durante il divertente svolgersi della pellicola.

Metti la nonna in freezer – La colonna sonora della commedia di Giancarlo Fontana e Giuseppe S. Stasi

Con una sequenza iniziale che vuole subito porre lo spettatore non solo all’interno della storia, ma intende farlo insinuare proprio nei meandri di quel fondamentale freezer del titolo per rendere chiaro il suo ruolo quasi da protagonista, i registi Fontana e Stati si aggirano – e con loro il pubblico – tra gli ingranaggi dell’elettrodomestico accompagnati dalle note di Dream a Little Dream of Me di The Mamas & The Papas, brano universale del gruppo folk rock che fu attivo nel panorama musicale dal 1965 fino al 1971. Una scelta azzeccata per un inizio che pone già le basi di una commedia che si rivelerà più che promettente.

Vanno ad aggiungersi alla playlist del film Metti la nonna in freezer, oltre alle melodie originali realizzate appositamente per la commedia da Francesco Cerasi, i The Flaming Lips con la loro Bad Days. I The Flaming Lips, tutt’ora in attività, hanno saputo mischiare insieme diverse tipologie di rock donandogli un sound che il più delle volte ha sonorità alternative e psichedeliche. Un gruppo che ha fatto dell’elemento della bizzarria il proprio marchio di fabbrica, non solo dal punto di vista delle musiche o dei testi, ma con concerti che comprendevano un mondo di fantasia tutto riposto su di un palco. Sono infatti considerati dalla rivista Q Magazine uno dei cinquanta gruppi da vedere durante un concerto prima di morire.

Metti la nonna in freezer: folk e rock contraddistinguono le canzoni della soundtrack

Moriarty non è soltanto il famoso rivale di Sherlock Holmes, ma anche un gruppo nato nel 1995 che assembla insieme al suo interno origini francesi, vietnamite, svizzere e americane, e trae il suo nome non dal personaggi di Sir Arthur Conan Doyle, ma da quello di Jack Kerouac del romando Sulla strada. Una band a cui piace spaziare dal blues al country non tralasciando il rock, presenti nella colonna sonora di Metti la nonna in freezer con il brano When I Ride.

Anche Prateek Kuhad, nato a Jaipur, una suddivisione dell’India, è presente con il suo brano Oh Love. Juhad è conosciuto principalmente grazie alla sua carriera sia in quanto cantante che cantautore e per il suo stile che richiama le sonorità del suo paese e la possibilità di eseguire singoli bilingue.

You’re as Sweet as Sugar on a Stick è la canzone all’interno della commedia del cantautore Barry Louis Polisar, che nella vita si è dedicato a comporre musica soprattutto per bambini, assieme e affiancata da storie e poemi dedicati ai più piccoli. Ad utilizzare alcune canzoni di Barry Louis Polisar è anche il film del 2007 Juno diretto da Jason Reitman.

Una delle canzoni utilizzata per i vari montaggi musicali è la Let My Love Open The Door di Pete Townshend e appartenente al suo album del 1980 Empty Glass, un brano che ebbe al suo tempo un grandissimo successo. Pete Townshend è il leader e chitarrista degli The Who e accompagna con la sua famosa canzone un momento tra il divertente e romantico della coppia De Luigi-Leone.

Let My Love Open The Door tra i brani della colonna sonora di Metti la nonna in freezer

Agli inizi degli anni Sessanta va componendosi il gruppo The Hollies, band musicale inglese facente parte della british invasion e che toccò il massimo della popolarità commerciale negli anni Settanta, quando raggiungevo la vetta dei dischi singoli venduti in Inghilterra. In Metti la nonna in freezer c’è la loro Long Cool Woman (in a Black Dress), genere swamp rock, inclusa nell’album Distant Light e rilasciata come singolo nell’aprile del 1972. Il brano segue la burrascosa ricerca della nonna/statua verso la fine del film.

A chiudere la brillante commedia Metti la nonna in freezer è, come l’iconico brano di apertura Dream a Little Dream of Me, una canzone altrettanto conosciuta: Happy Together dei The Turtles, un epilogo emblematico e ancora aperto, che potrebbe riservare ai personaggi Claudia e Simone altri problemi con la cara, placida, fredda nonna.