Il tempo di vincere: recensione del film di Thomas Carter

Il tempo di vincere è un film del 2014 diretto da Thomas Carter tratto da una storia vera raccontata nel libro When the game stands tall di Neil Hayes. Nel film gli attori James Caviezel, Michael Chiklis, Alexander Ludwig, Clancy Brown, Laura Dern, Matthew Daddario, Jessie Usher, Ser’Darius William. Bob Ladoucer è l’allenatore di football della squadra scolastica De La Salle Spartans, che detiene il record di vittorie per dodici stagioni consecutive dal 1992 al 2004, insegnando ai suoi ragazzi con prediche religiose e aspirazioni sane che il gioco di squadra è più importante della vittoria. Una squadra rinomata e apprezzata da molti per il proprio programma e per le numerose vittorie raggiunte, raggruppando così le migliori giovani promesse del football in California. Le storie dei ragazzi della squadra sono tante: chi ha perso il padre e la madre accusata di omicidio rimane in fin di vita per un malore, chi grazie all’università potrà continuare a giocare a football ed assicurare un futuro economico alla propria famiglia, o lo stesso figlio del coach che ha sempre conosciuto solo l’aspetto da allenatore e mai quello di vero padre. Gli allenamenti e i successi della squadra sembrano non fermarsi mai fino a quando Bob si sente male a causa di un infarto e tutto quello che sembrava essere la sua vita per un’attimo si ferma. Questo lo porterà a dover abbandonare momentaneamente gli allenamenti per evitare sforzi e per riprendersi prima: l’accaduto lo porta a riflettere su chi è stato come marito e padre, dedicatosi sempre principalmente alla squadra si accorge di quanto ha sbagliato nei confronti della sua famiglia. Lutti famigliari e nella squadra portano i giovani ragazzi e tutti i famigliari a sentirsi smarriti senza capire come andare avanti e la strada da seguire. Bob dopo essersi ripreso tornerà ad allenare la squadra per poter finalmente continuare a seguire i suoi amati ragazzi senza l’obiettivo di vincere ma di cercare l’azione perfetta in campo. Ma il campionato inizia male e arriva così la prima sconfitta per gli Spartans, portando sconforto e smarrimento all’interno del gruppo.

Il tempo di vincere

Il tempo di vincere: un film a tema sportivo che però conserva un cuore pieno di buoni propositi

Le partite e gli allenamenti catturano l’attenzione dello spettatore grazie alla regia che vuole mostrare la dinamicità e la forza del football, realizzando così riprese ottime. La storia de Il tempo di vincere ha come tema principale l’importanza di partecipare non di vincere e questo si percepisce fin dal primo discorso del coach negli spogliatoi, forse un po’ troppo ridondante nel voler esprimere questo intento dall’inizio alla fine. James Caviezel è un perfetto coach che mette anima e corpo nel suo mestiere rimanendo però sempre freddo e imperturbabile, accompagnato dalla moglie interpretata da Laura Dern che esprime la sofferenza per tutte le mancanze del marito ma che lo sostiene sempre supportandolo. Michael Chiklis mantiene alto lo spirito della squadra con il suo ruolo di co-allenatore, supportando i ragazzi nei momenti più difficili.

Il tempo di vincere

La carica arriva con il brano Sail degli Awolnation, abbinato ad una studiata colonna sonora che crea ritmo nei momenti sportivi e supporto in quelli più emotivi. Il tempo di vincere è un film a tema sportivo che però conserva un cuore pieno di buoni propositi, come la bontà e la fiducia nel prossimo, una squadra piena di ragazzi tutti diversi tra loro che condividono la sacralità del football, non solo come gioco ma anche imparando a mettere in pratica nella vita di tutti i giorni “l’azione perfetta” tanto combattuta del loro coach.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.3