Il pianeta in mare: il film di Andrea Segre in anteprima a Venezia 76

La realtà di Marghera, nella laguna veneziana, è protagonista assoluta del film documentario di Andrea Segre, Il Pianeta in Mare, presentato Fuori Concorso a Venezia 76.

Andrea Segre presenta Fuori Concorso al Festival di Venezia 2019 Il pianeta mare

Il pianeta in mare, il nuovo film documentario di Andrea Segre, su una sceneggiatura del regista e dell’autore veneto Gianfranco Bettin, sarà presentato in anteprima mondiale Fuori concorso a Venezia 76 e uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 26 settembre distribuito da ZaLab Film.

Il film mostra la realtà di Marghera, pianeta industriale situato nella laguna veneziana, attraverso le storie di chi questo posto lo vive ogni giorno. Il sogno del progresso o, meglio, ciò che ne è rimasto, viene immortalato dalla telecamera di Segre, che porta lo spettatore alla scoperta di un mondo inesplorato che pulsa da più di un secolo. Un mondo in cui convivono culture diverse (operai appartenenti a otre 60 nazionalità differenti) e in cui perdersi e stupirsi. Dalle navi in costruzione ai bastioni abbandonati del Petrolchimico, fino agli alti forni e alle ciminiere delle raffinerie e ancora al nuovo mondo telematico di Vega o alle centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna.

Segre intrappola nella sua telecamera le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell’ultima trattoria del Pianeta Marghera per farci comprendere come è cambiata l’idea del progresso industriale in Italia dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell’economia e delle migrazioni.

Ha spiegato Andrea Segre:

Negli ultimi due anni a chiunque io abbia detto che stavo lavorando ad un film su Marghera la risposta era sempre: “Ah, perchè esiste ancora Marghera?”. Le tante ferite e le tante crisi che hanno attraversato questa zona industriale, come molte altre in Italia, hanno costruito una grande rimozione nazionale. Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così. Per me fare cinema documentario significa entrare in mondi dove di solito non possiamo o non vogliamo entrare, Il Pianeta in mare mi ha permesso di fare questo: tra gli spazi vuoti del Petrolchimico e le grandi navi in costruzione di Fincantieri, tra i nuovi impianti della raffineria e i container del porto ho incontrato vite che mi hanno aiutato a capire qualcosa di più del mondo di oggi.

Gianfranco Bettin ha invece aggiunto:

Il pianeta in mare racconta la realtà quotidiana e insieme l’epica del lavoro oggi, in un luogo speciale della produzione industriale del mondo contemporaneo che è anche un luogo cruciale della modernità, Porto Marghera, a Venezia. Illuminare ciò che accade a Marghera – la possibile conversione di un polo ferito a fondo dal vecchio modo di produrre e inquinare, l’intreccio di forza lavoro e ricerca tecno-scientifica globali per entrare finalmente nel nuovo secolo dell’industria e del lavoro – significa far parlare direttamente le persone, mostrando le opere, i luoghi, le macchine, i frutti di un’impresa corale fra le più grandi del nostro tempo di cui il film restituisce il senso e racconta la vita.

Il film è prodotto da Zalab Film con Rai Cinema, in associazione con Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Banca Popolare Etica (ai sensi delle norme sul tax credit), con il sostegno di DG Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.