Hysteria – La vera storia del Dr. Joseph Mortimer Granville e del vibratore

Sex and the City ha raccontato, parlandone esplicitamente, la sessualità negli anni Novanta e Duemila. Ma prima di allora? Per esempio, nell’Ottocento? Di sicuro la situazione era più complicata, soprattutto per il genere femminile! Uno spaccato di quel periodo ce lo offre il film Hysteria: un racconto storicamente poco accurato ma divertente.

Sex and the City ha raccontato, parlandone esplicitamente, la sessualità negli anni Novanta e Duemila. Ma prima di allora? Per esempio, nell’Ottocento? Per quello c’è Hysteria

Hysteria

Molly, la cameriera del Dr. Dalrymple, volontaria per il primo test del vibratore elettromeccanico.

Il sipario si apre sulla Londra del XIX secolo, quando le tecniche mediche erano ancora molto lontane da quelle odierne e non si conosceva ancora l’esistenza dei germi. Nel film, il Dr. Mortimer Granville è un giovane medico, desideroso di rimodernare il mondo della medicina. Scontratosi con le istituzioni mediche a causa delle sue idee progressiste abbandona il campo e si fa assumere nello studio del Dr. Dalrymple. Nello studio si cura il male del secolo, l’isteria. Da questo “male”, dalla “cura” e dalla figlia del Dr. Dalrymple, Charlotte (interpretata da un’appassionata Maggie Gyllenhaal), prende il via una commedia piacevolmente maliziosa.

Ma che cos’era l’isteria? E quale era la cura? Nell’Ottocento l’isteria era considerato un problema psichiatrico che poteva essere di lieve o grave entità. Nel Medioevo era stata vista anche come manifestazione satanica. I sintomi erano i più vari: attacchi nevrotici, cecità temporanea, convulsioni e altro ancora. Si trattava di un male esclusivamente femminile che scomparve d’un tratto nel Novecento. In realtà, sotto la dicitura di isteria, venivano raggruppati quelli che oggi sappiamo essere disturbi psichiatrici diagnosticabili. La cura dell’isteria, nell’epoca vittoriana, veniva effettuata con il raggiungimento del parossisismo tramite stimolazione. In pratica alle donne si faceva raggiungere l’orgasmo masturbandole. La cura era somministrata digitalmente. Questo aspetto viene raccontato benissimo (in modo anche comico) nel film.

Hysteria unisce  personaggi veri ed inventati per dar vita ad una commedia divertente e piacevolmente maliziosa

Carrie Bradshaw, in Sex and the City, con un modello più moderno del vibratore del Dr. Joseph Mortimer Granville.

Il personaggio del film, il Dr. Joseph Mortimer Granville, è esistito davvero e pensando di aver rivoluzionato la cura dell’isteria, non si è reso conto che in realtà aveva davvero rivoluzionato la vita sessuale femminile. Mortimer Granville è infatti l’inventore del primo vibratore elettromeccanico. L’invenzione è datata 1880. In seguito, sul finire del secolo, venne realizzato anche il primo vibratore a batteria.

La storia del Dr. Mortimer Granville si inserisce nel quadro delle lotte femminili per i diritti civili. Non dimentichiamo che l’Inghilterra dei quel periodo era la patria di  Josephine Butler, Millicent Garrett Fawcett e Annie Besant, attiviste per i diritti delle donne. Questo scenario è portato avanti nel film da Charlotte Dalrymple, che si oppone al ruolo tradizionale della donna rappresentato dalla sorella Emily (Felicity Jones). La sua vivacità confonde il giovane Dr. Granville ma, alla fine, lo affascina. Ed è qui che, a completare la commedia, entra in gioco anche la storia d’amore tra i due. Il dottore che inventò il vibratore e l’attivista per i diritti delle donne: unione più coerente di così non si può!

Ovviamente, i risvolti nella vita sessuale femminile, non furono così immediati come il film ci fa credere. Al contrario, l’utilizzo del vibratore per ottenere piacere erotico, era visto come un utilizzo sbagliato (e disturbato). Per fortuna i tempi sono cambiati e oggi siamo arrivati al modello Sex and the City.