Gli Asteroidi: recensione del film di Germano Maccioni

La recensione de Gli Asteroidi un film autentico e visionario capace di portare una ventata d'aria fresca, in uscita dall'1 novembre al cinema.

Per Pietro (Riccardo Frascari) la vita nel piccolo e stantio universo della periferia emiliana ha ben poche note positive. Bullizzato a scuola, ha da poco perso il padre e non riesce ad avere un rapporto sereno con la madre Teresa (Chiara Caselli). A fargli compagnia solo Chiara (Adriana Barbieri), l’amico fraterno Ivan (Nicolas Balotti) e l’eccentrico e stralunato Cosmic (Alessandro Tarabelloni), tutto preso dai suoi personali deliri che hanno al centro l’universo, le stelle e Gli Asteroidi.

Ivan, da parte sua, cerca di arrangiarsi anche lui come può, dovendo fare i conti con un padre operaio mezzo alcolizzato, una madre che li ha abbandonati e una totale assenza di prospettive per il futuro, che lo porterà a seguire sulla via del crimine l’arcigno e pomposo Ugo (Pippo Delbono). Tra solitudine, povertà, furti e sogni infranti, per Pietro ed i suoi amici arriverà in breve il tempo delle scelte su che strada seguire e su cosa fare delle loro vite.

Gli Asteroidi: tra teen movie e film socio-politico

gli asteroidi

Gli Asteroidi (qui il trailer) è diretto con mano ferma e sicura da Germano Maccioni, classe ’78, regista, autore e attore di teatro e cinema, già distintosi per documentari di grande impatto come Lo Stato Eccezione sulla strage di Monte Sole, I giorni scontati e sopratutto Fedele alla Linea. Assistito alla sceneggiatura da Giovanni Galavotti e da una bella colonna sonora di Lorenzo Esposito Fornasari (con il contributo de Lo Stato Sociale), Maccioni ha ideato un film che ha in sé sia gli elementi del teen movie che del film socio-politico, dal momento che scandaglia e porta alla luce tutta la miserrima realtà socio-culturale della periferia e dei suoi abitanti, con un occhio di riguardo per i giovani.

Gli Asteroidi, grazie all’efficace fotografia di Marcello Dapporto e al montaggio di Corrado Iuvara e Paolo Marzoni, guida i nostri passi in un microcosmo abitato da bar scalcinati, piccole chiese deserte, fabbriche, capannoni e complessi industriali abbandonati a sé stessi, scuole fatiscenti e una natura che contribuisce al clima angoscioso e freddo di una periferia senza speranza.

Personaggi distanti dai soliti cliché nel film Gli Asteroidi di Germano Maccioni

Ottimo nel delineare e descrivere personaggi giovanili per una volta distanti dai cliché “mocciani” a cui ci eravamo abituati in questi anni, Gli Asteroidi deve molta della sua efficacia alla straordinaria sinergia tra i quattro giovani protagonisti (tutti debuttanti) e quel mondo meschino e inconcludente degli adulti interpretato in modo perfetto sopratutto da Chiara Caselli.

Efficace quando ci descrive la disperazione dell’Italia semidistrutta dalla crisi economica, della gioventù lasciata in balia di sé stessa e senza punti di riferimento su come affrontare la vita, il film di Maccioni perde però qualche colpo nel momento in cui comincia a prendere troppo sul serio i suoi protagonisti, ad addobbarli di un’epicità e una tragicità troppo esasperate, troppo sopra le righe, che cozzano con il dimesso e naturalista universo circostante.

Gli asteroidi

Molti dialoghi de Gli Asteoroidi risultano forzati, e sfilacciano le intepretazioni dei giovani attori (autori in realtà di un’ottima prova); per di più il connubio tra elementi filosofici, personaggi e l’iter narrativo non sempre sono chiari all’interno di quella che è, in fin dei conti, sopratutto una favola cinematografica.

Favola che ha in Pippo Delbono un orco molto efficace, perfetto esempio di quell’Italia inconcludente, furbetta e senza moralità che non vuole saperne di scomparire; il suo Ugo assurge e simbolo di quelle passate generazioni che, con i loro errori ed il loro narcisismo, hanno posto sulle spalle delle nuove il loro fardello di fallimenti, frutto di errori e mancanza di moralità.

Gli Asteroidi è un film pregno di idee, di sentimento e di energia, che non sempre però viene gestita nel modo giusto, non sempre comunica quanto e come vorrebbe, rivelandosi in un certo senso discontinuo.
Il Cosmic di Tarabelloni ne è il perfetto ambasciatore: personaggio pittoresco ed originale, è sovente costretto a muoversi con poca coerenza e verosimiglianza, salvo poi nascondere in sé le tematiche e i momenti più alti e poetici di un film che comunque merita di essere visto.

Gli Asteroidi: un film autentico e visionario capace di portare una ventata d’aria fresca nel cinema nostrano

Il film di Maccioni ha infatti il merito di portare qualcosa di nuovo nel nostro panorama cinematografico, qualcosa di autentico e di visionario, che si stacca dalle logiche commerciali e sopratutto da una sorta di “televisività” che ha prodotto un cinema dove i giovani sembravano usciti tutti dalla famiglia dei Cesaroni o da qualche desolato Talent Show.

Gli Asteroidi non è un film perfetto, ma è un film che lascia qualcosa, che in qualche modo in molti istanti si ricollega a quel cinema che portò il padovano Mazzacurati a descrivere così efficacemente la maledetta periferia del nord in ogni suo aspetto, quella terra di nessuno abitata da ignoranza, intolleranza, materialismo ed eterni perdenti in cerca di riscatto.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8