Cézanne – Ritratti di una vita: recensione

Con Cézanne - Ritratti di una vita si conosce pienamente il padre dell'arte moderna attraverso una serie di opere memorabili.

Il nuovo appuntamento con La Grande Arte al Cinema, distribuita in esclusiva da Nexo Digital, è con Cézanne – Ritratti di una vita, il docufilm che racconta le opere e la vita di Paul Cézanne, l’artista francese di origini italiane considerato da tutti come il padre dell’arte moderna e che ha ispirato, col proprio lavoro, le avanguardie del XX° secolo.

Cézanne – Ritratti di una vita: l’esibizione dei ritratti dell’artista francese presso la prestigiosa National Portrait Gallery di Londra

Cézanne - Ritratti di una vita Cinematographe.it

Autoritratto

È grazie alla mostra interamente dedicata ai circa 200 ritratti dell’artista francese, inaugurata il 26 Ottobre 2017 e terminata l’11 febbraio 2018, presso la prestigiosa National Portrait Gallery di Londra (una galleria dedicata esclusivamente ai ritratti), che nasce il progetto Cézanne – Ritratti di una vita; un viaggio alla scoperta non solo delle opere ma anche degli aspetti più intimi della vita del pittore, attraverso la testimonianza epistolare diretta agli amici più cari, a colleghi o ai familiari come Paul, il figlio avuto dalla moglie Marie-Hortense Fiquet.

Cézanne si racconta da Aix-en-Provence, sua città natale, agli amici di scuola Jean Baptiste Baille (che divenne ingegnere) e Émile Zola (futuro simbolo della letteratura francese dell’800) confessando il proprio amore per l’arte, le prime delusioni d’amore, l’odio per gli studi di legge a cui il padre lo aveva costretto a iscriversi. In Cézanne – Ritratti di una vita si entra nell’animo di un giovane Cézanne, le cui condizioni familiari agiate (il pittore non ebbe mai la necessità di realizzare opere su commissione per sbarcare il lunario come, al contrario, dovette fare per esempio Renoir), furono da una parte un aiuto ma dall’altra un ostacolo all’accettazione del talento dell’artista presso il tessuto sociale e artistico di Parigi.

Cézanne – Ritratti di una vita: l’amore per il colore di Cézanne

Cézanne - Ritratti di una vita Cinematographe.it

Lo studio dell’artista a Aix-en-Provence

Cézanne, durante il suo periodo parigino, visitava spesso sia il Louvre in cui erano custodite le opere di grandi artisti dell’epoca classica, sia il Salon (l’esposizione dedicata a pittori e scultori esordienti del periodo, che si teneva con cadenza prima biennale e poi annuale proprio presso il Louvre) dove poteva ammirare i nuovi movimenti nati dopo la seconda metà dell’800, come l’Impressionismo. Ciò che rese Cézanne il padre dell’arte moderna fu proprio il suo stile: un nuovo modo di ritrarre i soggetti, inanimati o animati, distaccandosi in parte dai canoni classici (ma conservandone i principi di base) e in parte dalla moda del tempo, inventando una propria forma che fu di ispirazione per tutti i movimenti d’avanguardia del ‘900 come il Cubismo, l’Espressionismo e il Fauves.

Il colore (soprattutto i primari) fu il grande protagonista delle sue opere: l’invenzione del piano colorato per realizzare la prospettiva ne è un esempio; anche nei ritratti Cézanne si distaccò dalla moda del tempo e dalle regole classiche, realizzando opere in cui i soggetti appaiono spesso non per come li conosce l’artista ma per come sono in quella precisa rappresentazione: perfino i volti spesso sono inespressivi e i protagonisti appaiono come delle nature morte. Cézanne, grazie anche all’insegnamento del suo mentore Camille Pissarro, si impegna per dipingere ciò che vede e non ciò che sente, allontanandosi quindi radicalmente dal principio base dell’Impressionismo.

Cézanne – Ritratti di una vita: un omaggio al padre dell’arte moderna

Cézanne - Ritratti di una vita Cinematographe.it

Jas de Bouffan

In Cézanne – Ritratti di una vita si possono ammirare anche i luoghi dove l’artista ha vissuto e costruito il suo personalissimo stile, a partire dalla città natale di Aix-en-Provence dove Cézanne visse fino alla morte della madre avvenuta nel 1987. Nel docufilm lo spettatore è accompagnato anche nell’atelier dell’artista francese a Jas de Bouffan e importanti sono le testimonianze rilasciate dal pronipote di Cèzanne, Philippe, che racconta di un uomo non solo burbero e difficile ma anche solare e divertente, che visse ogni giorno della sua vita (avvenuta il 22 Ottobre 1906) solo per l’arte.

Cézanne – Ritratti di una vita è in uscita nelle sale solo l’8 e il 9 maggio, distribuito da Nexo Digital.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3