Carne tremula: significato e spiegazione del finale del film di Pedro Almodóvar

Pedro Almodóvar in Carne tremula racconta con sguardo sincero e appassionato la Spagna degli anni del post-franchismo. Un film sulle passioni umane dal significato profondo e il finale inaspettato.

Carne tremula è una pellicola spagnola del 1997, nonché uno dei film diretti da Pedro Almodóvar, probabilmente il regista spagnolo più noto a livello internazionale. Come accade spesso per i suoi lavori, il vero soggetto del film è la Spagna, raccontata con uno sguardo sincero e appassionato, in grado di cogliere difetti e speranze.

Carne tremula: un film sulle passioni umane dal significato profondo e sfuggente

Nel realizzare Carne tremula, Almadóvar si è ispirato alle vicende raccontate nel romanzo Carne viva della scrittrice inglese Ruth Rendell, ma conservando quello stile, insieme originale ed a tratti enigmatico, che da sempre connota i suoi film.

Siamo nella Spagna del passaggio dai duri anni franchisti alla fine della dittatura, le vite di cinque personaggi si intrecciano in un groviglio di passioni, bugie e tradimenti. Man mano, però, che le storie di Víctor (Liberto Rabal), David (Javier Bardem), Heléna (Francesca Neri), Clara(Ángela Molina) e Sancho (José Sancho) si dispiegano, ciò che colpisce lo spettatore è l’assenza di un vero colpevole. In realtà infatti tutti i personaggi sono ugualmente vittime delle loro passioni, della loro carne, appunto.

Un intreccio di vite sullo sfondo di una Madrid irresistibilmente viva

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Il giovane Victor, nato vent’anni prima su un autobus da una povera prostituta, si infatua di Heléna, dopo aver avuto con lei la sua prima esperienza sessuale. Tuttavia, almeno inizialmente, il sentimento non è ricambiato e durante un incontro a casa di lei, un colpo di pistola, partito per caso, attira l’attenzione di due poliziotti, David e Sancho. Qualcosa, però, va storto e un colpo involontario ferisce David, costringendolo a vita ad una sedia a rotelle. Dopo esser uscito dal carcere Victor vorrebbe vendicarsi di Heléna, diventata intanto moglie di David, ma le cose non andranno secondo i suoi piani e dopo una serie di eventi a catena sarà Heléna stessa ad innamorarsi di lui.

Sfondo di questo intreccio di vite è una Madrid, tormentata e insieme irresistibilmente viva, dove la passione sembra governare le vite dei suoi abitanti. Eppure, e forse questo è il significato più profondo del film, la passione può portare alla vita, ma anche alla morte, se vissuta senza freni e in modo del tutto egoistico, come sarà per Sancho e Clara. Quando invece la passione nasce da due anime e due corpi che si incontrano e si vogliono a vicenda, (è il caso di Victor ed Helèna) essa è in grado di donare una seconda possibilità e una nuova vita.

Carne tremula: un finale inaspettatamente positivo

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Significativa in questo senso è la scena finale del film, dove Helèna sta per partorire il figlio di Victor e il giovane uomo, nel vano tentativo di calmare l’impazienza del futuro bambino di venire al mondo, si rivolge a lui in questo modo:

“So perfettamente come ti senti, perché 26 anni fa mi trovavo nella tua stessa situazione, mentre nascevo. Ma tu sei più fortunato di me brutto birbante! Sapessi come sono cambiate le cose! Guarda il marciapiede, qua fuori è pieno di gente. Quando sono nato io non c’era un’anima per strada. La gente stava rintanata in casa, se la faceva sotto dalla paura. Per fortuna figlio mio è da tanto tempo che in Spagna non abbiamo più paura.”

Il film si conclude così come era iniziato, con l’immagine, altamente simbolica, di una nascita, ma avvenuta in due momenti storici profondamente diversi. Queste parole, sembrano, infatti, quasi parlare direttamente al cuore degli spagnoli, e non solo, abbracciandoli in un forte messaggio di speranza per un futuro migliore rispetto ai bui anni passati. Il dolore e la morte sono inevitabili, in quanto appartengono geneticamente all’uomo, ne costituiscono il lato oscuro della passione, eppure, la vita è tra tutte la passioni umane la più irrefrenabile.