Bob & Marys – Criminali a domicilio: recensione del film di Francesco Prisco

Bob & Marys - Criminali a domicilio è un film consigliato perché sa intrattenere e divertire senza scadere mai nella banalità. Un'opera che il pubblico apprezzerà di certo per via della leggerezza e dell'ironia con cui tratta un tema così spinoso come quello della criminalità organizzata.

Bob & Marys – Criminali a domicilio è un film diretto da Francesco Prisco, già regista di Vieni a vivere a Napoli (2017) e Nottetempo (2014). Il regista partenopeo nelle sue pellicole continua a riproporre come ambientazione la sua città natale, Napoli per l’appunto, a cui è particolarmente legato, cosa che avviene anche in Bob & Marys. In questo film, a metà fra la commedia e il dramma, viene narrata una storia tratta da fatti realmente accaduti e che, purtroppo, ancora accadono nella capitale Partenopea.

La trama di Bob & Marys – Criminali a domicilio parte dalla monotonia per assumere una piega intrigante

Bob & Marys, Cinematographe

La trama di Bob & Marys ruota attorno alla vita di due coniugi, Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante), che si trovano in una fase di stallo del loro matrimonio. Marisa vorrebbe cambiare casa, stanca ormai di quella vecchia in cui vivono e in cui Roberto è nato e cresciuto. Roberto, d’altra parte, è legato ai ricordi della giovinezza e non è poi così propenso ad andarsene. L’occasione è offerta dal matrimonio della loro unica figlia, che dà a Marisa l’idea di regalarle la loro casa storica come dono di nozze.

Dopo un’iniziale riluttanza di Roberto, alla fine l’uomo si arrende e i due si trasferiscono in una nuova abitazione. Ma cosa succederà quando un giorno, all’improvviso, irromperanno nella loro dimora dei delinquenti lasciandogli dei misteriosi pacchi in custodia? Una cosa è certa: la vita di Roberto e Marisa assumerà una piega inaspettata e frizzante.

Con Bob & Marys Francesco Prisco propone, in modo totalmente diverso dal solito, il tema della criminalità organizzata a Napoli.

Bob & Marys, Cinematographe

La parola camorra non viene mai pronunciata durante il film, tuttavia è proprio in essa che si imbattono i due sprovveduti coniugi. L’argomento è trattato in modo leggero, che ben si amalgama con l’atmosfera dell’intera storia e, certamente, non vuole essere il tema principale. Tuttavia, la criminalità incombe come un’ombra sulla vita prima monotona dei due protagonisti trasformandola completamente e portandoli a compiere scelte che prima non avrebbero considerato.

Curioso come, in Bob & Marys, sia proprio un trauma come quello del contatto con criminali a riaccendere la passione sopita nel matrimonio dei protagonisti. Sia Rocco Papaleo che Laura Morante risultano molto credibili nei rispettivi ruoli, riuscendo a incarnare proprio la coppia di persone della porta accanto, normali, senza particolari problemi. Spassosa la loro trasformazione da gente qualunque a criminali improvvisati e goffi i loro tentativi di sfuggire all’accuppatùra (questo il nome della loro tragica situazione) in cui si sono venuti a trovare loro malgrado.

Bob & Marys – Criminali a domicilio porta una ventata d’originalità dall’inizio alla fine

Molto interessante in Bob & Marys anche la svolta finale, originale e non canonizzata, come potrebbe accadere in altri film che hanno come tema la camorra. Anche nel finale, infatti, c’è quella leggerezza, quella sferzata di brio che pervade tutta la storia. In un panorama cinematografico come quello attuale, in cui con la serie tv Gomorra l’attenzione sul fenomeno camorristico è salito alle stelle, non guasta un film come Bob & Marys in cui tutta la tragicità del caso viene smorzata da una buona dose di ironia, senza cadere mai nel demenziale.

In conclusione, Bob & Marys è un film consigliato a tutti coloro che cercano una commedia vivace, divertente, ma con un occhio sempre attento a quella che è la realtà di Napoli, seppur nella sua parte più drammatica. Non si tratta di una storia pesante di malavita, ma nemmeno di una storiella superficiale: con Bob & Marys – Criminali a domicilio Francesco Prisco è riuscito a collocarsi perfettamente nel mezzo, nel punto in cui c’è un equilibro esatto fra le due parti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 0
Sonoro - 4
Emozione - 4

2.8