Taraji P. Henson protagonista e produttrice di un film sul caso Emmett Till

Emmett Till era una quattordicenne afro-americana rapita e uccisa da due uomini bianchi nel 1952. Gli assassini sono stati assolti nonostante avessero ammesso il delitto. Taraji P. Henson sarà protagonista e produttrice di un film sulla sua storia

Dopo averci regalato una performance da urlo in Proud Mary, che debutterà nei cinema americani proprio oggi, Taraji P. Henson ha in programma di interpretare una guerriera di tipo diverso – una convinta sostenitrice della giustizia sociale – in un film d’epoca basato su un momento cruciale nella storia degli Stati Uniti. L’attrice sarà sia la protagonista che la produttrice di un film sulla storia di Emmett Till, la quattordicenne afro-americana nativa di Chicago che venne rapita e brutalmente assassinata da due uomini bianchi mentre si trovava in viaggio in Mississippi nel 1955.

Taraji P. Henson interpreterà la madre di Emmett, Mamie Till-Mobley, che decise di svolgere il funerale di sua figlia con la bara aperta, anche se il corpo della ragazza fu mutilato durante la sua prigionia, per dimostrare a tutti cosa le fosse successo. Una giuria di soli bianchi ha assolto gli assassini di Till nel 1955, anche se in seguito la coppia ha ammesso apertamente l’omicidio.

Il film è stato sviluppato dalla società di produzione di Henson, TPH Productions, e sarà diretto da John Singleton (2 Fast 2 Furious). Secondo il presidente della TPH Vincent Cirrincione, il progetto è separato dalle precedenti Shatterglass Films e dai film di HBO su Till attualmente in sviluppo.

Taraji P. Henson ha condiviso per la prima volta le notizie sul film di Till in un’intervista a Global Grind riguardo all’imminente Proud Mary, che ha anche prodotto e interpretato. “Sono stata appassionata del progetto da quando Trayvon Martin è stato assassinato”, ha detto. Martin era un diciassettenne afro-americano della Florida, ucciso con un colpo di pistola da un vigilante volontario del quartiere.

Il ragazzo, la sera del 26 febbraio 2012, stava camminando da solo verso casa. Il quartiere aveva subito diversi furti nel periodo precedente. Un membro della guardia di quartiere lo ha visto, riportando la sua presenza alla Polizia della cittadina come sospetta. Più tardi i due hanno iniziato a litigare, scontro che è terminato con la morte di Martin. Inizialmente l’aggressore non venne perseguito perché il caso venne considerato legittima difesa. Dopo qualche mese, però, avvenne il processo che riconobbe l’uomo colpevole di omicidio di secondo grado.