Ricky Memphis e quel maledetto incidente che gli distrusse l’infanzia ma lo avvicinò alla fede

Una tragedia così segna anche i più forti, ma per superarlo Ricky Memphis si è avvicinato alla fede.

Era giovanissimo quando ha iniziato a recitare e con il tempo è diventato uno degli attori più amati d’Italia. All’anagrafe si chiama Riccardo Fortunati, ma tutti lo ricordano con il nome di Ricky Memphis, che ha ottenuto un grande successo con la fiction di Canale 5 Distretto di Polizia. La sua passione per il mondo dello spettacolo però ha origini antichissime. Fin da piccoli ha iniziato a farsi notare in vari programmi del piccolo schermo, sostenuto soprattutto da Maurizio Costanzo, che lo invitò nel suo programma, dove fu notato da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, che a loro volta lo scelsero nel film Ultrà.

ricky memphis, cinematographe.it

Maurizio Costanzo è stato per Ricky quasi un mentore, una persona molto simile a un padre, una figura che è venuto a mancare nella vita dell’attore quando era piccolo. Come lui stesso ha raccontato, la sua vita “è stata segnata dalla precoce morte di mio padre in un incidente stradale, avvenuta quando avevo solo quattro anni: lui lavorava in trasferta a Taranto e faceva di tutto per tornare a Roma. Dopo quella tragedia, siamo andati ad abitare a casa di mia nonna”.

ricky memphis, cinematographe.it

Come affermato dall’attore, la sua vita è stata comunque molto felice, perché sua madre ha sempre fatto in modo che i suoi figli non sentissero troppo la mancanza di quel padre andato via troppo presto. Ricky Memphis ha però confessato che dopo la sua perdita ha trovato un amore per la fede cristiana. Per lui credere è importantissimo, lo ha fatto fin da piccolissimo, e con l’età ha consolidato la sua fede che in molti casi lo ha anche salvato.

Ricky Memphis negli anni ha continuato a recitare in film e serie tv. Il suo ultimo lavoro è la serie tv di Sky su Francesco Totti, Speravo de morì prima.

Leggi anche Massimo Troisi e lo straziante addio all’attore, quel 4 luglio 1994: ecco come l’Italia si fermò per i suoi funerali