Mariolina De Fano è morta. Addio all’attrice barese

Mariolina De Fano, classe 1940, è morta il 18 agosto nella sua casa a Bari, nel rione Libertà, in seguito a un malore.

È morta a 79 anni l’attrice pugliese Mariolina De Fano. Celebre per le sue commedie, ha avuto un malore nella sua casa, a Bari

Mariolina De Fano, classe 1940, è morta il 18 agosto nella sua casa a Bari, nel rione Libertà, in seguito a un malore. Celebre per le sue commedie, esordì a soli tre anni sul palco del dopolavoro ferroviario, con una poesia scritta dal padre Vito. Sono stati in tanti a porgerle l’ultimo saluto, davanti alla chiesa e in piazza.

Durante la sua brillante carriera ha preso parte a numerose commedie comiche, musicali e operette, in particolare nell’ambito della sua regione nativa, nonché a film e ad episodi televisivi. Non ha però rinunciato anche a sporadici ruoli drammatici. Ha lavorato con registi teatrali come Pasquale De Cristoforo, Aldo Reggiani, Patrick Rossi Gastaldi, Lorenzo Solvetti e Augusto Zucchi. Ha interpretato il ruolo di Pomerania nell’operetta Il paese dei campanelli con Sandro Massimini (1994) ed ha recitato in Don Giovanni di Cosimo Cinieri (1978), in Amìnue Amare di Michele Mirabella (1980) e ne Il caffè antico di Vito Signorile (1995). Sostituì per una decina di repliche Regina Bianchi nel ruolo di donna Emilia in Assunta Spina.

In campo cinematografico ha lavorato in piccoli ruoli assieme a registi quali Giulio Base, Aurelio Grimaldi, Enrico Oldoini e in Il carabiniere di Silvio Amadio (1981), in L’ammiratrice di Romano Scandariato (1983), in I Laureati e Fuochi d’artificio di Leonardo Pieraccioni (1997) e in Si fa presto a dire amore… di Enrico Brignano. In televisione è stata presente in emittenti televisive regionali, nei programmi Catene con Dante Marmone nel ruolo di Ghitana, Mudù con Uccio De Santis e Ninni Di Lauro, e nel ruolo di Nonna Innocenza, con il tipico accento pugliese, nella fiction Raccontami di Riccardo Donna e Tiziana Aristarco in onda su Rai Uno (2006-2008). Ha lavorato inoltre in L’uomo che sognava con le aquile di Vittorio Sindoni e in Grandi domani di Vincenzo Terracciano.