Gloria Allred: dalla parte delle vittime – recensione del documentario

Gloria Allred si è interessata negli anni a casi di interesse mediatico, annoverando fra le sue clienti vittime di grandi nomi dello spettacolo come Bill Cosby e O.J. Simpson.

Stiamo vivendo un momento storico in cui le molestie e i veri propri abusi sessuali ai danni delle donne, in particolare nel mondo dello spettacolo, sono una tematica di cui si può finalmente parlare, ottenendo spesso giustizia. Ultimamente, dall’altro lato della medaglia, le accuse di comportamenti inappropriati si stanno moltiplicano in modo apparentemente indiscriminato, facendo sorgere il dubbio che il troppo debba storpiare per forza, e qualcuno stia approfittando della situazione.

Il documentario Netflix Gloria Allred: dalla parte delle vittime, sembra far sì che molti (non tutti) di questi dubbi si dissolvano. Perché grazie al punto di vista e all’impegno di questa sensibile e al tempo stesso spavalda avvocatessa americana, è possibile rendersi conto di come per poter avere giustizia, o anche solo essere ascoltate, ci debba essere il clima socio-culturale adatto, pena subire un ulteriore danno, diffamando la propria stessa persona invano e condannandosi all’isolamento sociale.

Gloria Allred deve la sua abilità nel proprio lavoro al proprio sfortunato passato. Vittima prima di un matrimonio con un uomo mentalmente instabile e poi di una violenza sessuale di un uomo insospettabile (che la lascia incinta), per ha avvertito sulla propria pelle l’orribile sensazione di doversi tenere per sé l’accaduto, poiché parlarne avrebbe portato solo ad umiliarsi, in un’epoca in cui non era così facile per una donna far valere i propri diritti.

Determinata a volgere la propria esperienza negativa in qualcosa di positivo per le altre donne, Gloria ha iniziato così, complice anche una  serie di incontri fortunati, ad interessarsi ai diritti civili, innanzitutto delle donne, ma anche degli omosessuali e di qualunque altra persona si sia trovata a sentirsi vittima di un’ingiustizia sociale. In particolare, Gloria Allred si è interessata negli anni a casi di interesse mediatico, annoverando fra le sue clienti vittime di grandi nomi dello spettacolo come Bill Cosby, O.J. Simpson, esempi lampanti di come fino a non molti anni fa fosse difficile per molte donne, difendersi (nonostante le evidenze) contro personaggi così benvoluti dal pubblico, oltre che potenti dal punto di vista dell’influenza economica.

Gloria Allred: dalla parte delle vittime Cinematographe

In particolare il documentario Gloria Allred: dalla parte delle vittime si concentra sulla battaglia dell’avvocatessa contro la legge che regolava il tempo di prescrizione, oltre il quale non era più possibile muovere accuse di molestie o violenze sessuali. Grazie alle numerose manifestazioni e alle insistenti incursioni in vari programmi televisivi (che le sono valse varie imitazioni caratterizzate da una satira non troppo benevola) Gloria Allred ha dimostrato come sia possibile cambiare il mondo (a partire da una legge) raccogliendo il consenso delle persone,  vero motore di ogni rivoluzione.

Gloria Allred: dalla parte delle vittime – una battaglia che non ha mai fine

Gloria Allred: dalla parte delle vittime Cinematographe

Il documentario Netflix segue le tappe fondamentali della carriera di Gloria Allred, con tutte le difficoltà che essere una femminista così affiatata le ha provocato soprattutto nel corso degli anni della sua giovinezza, sottolineando come la cultura maschilista sia qualcosa di ancora profondamente radicato nella nostra quotidianità, qualcosa che per essere combattuto necessita di una risposta decisa ai limiti dell’estremo (da cui l’apparente fanatismo di alcune iniziative a favore della parità dei sessi). Gloria Allred: dalla parte delle vittime mostra solo una piccola ma significativa parte di tale necessaria rivoluzione culturale che, come mostrato, deve partire dai negozi di giocattoli (in cui gli articoli sono ancora divisi in maniera spaventosamente sessista), per poi infiltrarsi nelle scuole, nei posti di lavoro e infine nella politica. Una lotta quotidiana che questa donna semplice e fiera non è ancora stanca di portare avanti, ma che non può portare a termine da sola.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5

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