Francesco Montanari porta a teatro Platone… in jeans e camicia! Tutti i dettagli del “suo” processo a Socrate

Francesco Montanari ripropone un classico ma con una chiave di lettura moderna

Francesco Montanari porta a teatro Platone. I temi trattati, nonostante il filosofo greco abbi vissuto più di duemila anni fa, sono sempre d’attualità e servono per parlare, riflettere e discutere. Con una rivisitazione e un adattamento del testo alla presentazione teatrale firmata da Fausto Costantini che lo ha accompagnato anche in scena, Francesco Montanari ha portato sul palco un’opera tanto antica quanto moderna interpretando il ruolo di Socrate.

Dall’antica Grecia a oggi: Platone in jeans e camicia

Francesco Montanari ripropone in chiave moderna e insolita un classico della filosofia, tanto antico quanto moderno. Non solo per le tematiche ma anche nel modo di affrontarle, con una scelta dell’abito di scena che si cala perfettamente nella contemporaneità: jeans e camicia. Insieme a Francesco, Fausto Costantini. I due attori hanno portato avanti uno spettacolo fatto di botta e risposta su argomentazioni intense e veloci, sempre profonde esposte al pubblico con armonia e scandendo alla perfezione parole e concetti. Un monologo poi che si è fatto lungo e intenso, con la voce dell’attore romano a sostenere idee, concetti, riflessioni. In un’analisi dell’attualità di allora i temi più che mai attuali: i giovani, la corruzione, l’educazione e le giuste punizioni, e poi le leggi e i giudici, le divinità e la presunzione, i beni materiali e quelli immateriali. Il pubblico dove la presenza maggiore registrata era di giovani incuriositi e attratti da questa rivisitazione di un classico intramontabile. È stata una serata di cultura e riflessione che hanno apprezzato tutti. In religioso silenzio il pubblico ha ascoltato i due attori senza perdersi un passaggio delle loro battute e apprezzando il lavoro svolto da entrambi. Quando è calato il sipario nel teatro risuonava Vivere di Vasco Rossi una scelta non casuale dato che il frutto dello spettacolo, l’insegnamento era appunto vivere.

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