Fabio Rovazzi: “Il mio rapporto col cinema è d’amore totale”

Fabio Rovazzi partecipa alla Festa del Cinema di Roma in qualità di regista, per parlare della versione estesa del suo videoclip Faccio quello che voglio.

Fabio Rovazzi è uno dei protagonisti della 13° edizione della Festa del Cinema di Roma, dove terrà anche un incontro per parlare del suo rapporto col cinema, soprattutto in seguito alla sua esperienza recitativa nel film Il Vegetale e mostrando una serie di clip tratte dai film che lo hanno influenzato maggiormente. In particolar modo, Rovazzi si è soffermato in conferenza stampa sulla presentazione e la spiegazione della versione estesa del videoclip da lui diretto Faccio quello che voglio, progetto con cui spera di sviluppare un maggior contatto col mondo del cinema.

Il vegetale: recensione del film con Fabio Rovazzi

Dato che ha diretto il videoclip di Faccio quello che voglio e quindi compare in veste di regista, in futuro ha in mente di fare un film?

Sì, non posso dire nulla però perché ci sto lavorando adesso e ci metterò un po’ di tempo per completarlo. Voglio fare un film scritto e diretto da me, dopo l’esperienza che ho avuto come attore con Gennaro Nunziante nel film Il Vegetale. Vorrei mettermi al centro della situazione, in cui accadono diverse cose intorno a me. Direi quindi di essere io il protagonista, oltre a essere regista e scrivere la sceneggiatura. Al momento non ho pensato ad altri eventuali attori che completerebbero il cast.

Faccio quello che voglio è arrivato a 32 milioni di visualizzazioni su Youtube. Che effetto le fa vedere questi numeri?

È un video anticonvenzionale rispetto ai canoni di durata su Youtube, perché dura 10 minuti Sono molto contento che siamo arrivati a questi risultati, anche perché il tutto rappresentava più una scommessa che altro, dato che l’intro dura più del pezzo in sé.

I giovani la amano, mentre spesso viene criticato dai giornalisti. Come vive questo doppio volto del suo successo?

Nel momento in cui si è nazional popolare bisogna prendere in considerazione il fatto che non si può piacere a tutti. Rispetto alle critiche che pensavo di ricevere, penso di averne ottenute meno del previsto, per cui mi ritengo soddisfatto.

In Ralph Spacca Internet doppia un personaggio Disney. Ci può parlare di questa sua esperienza come doppiatore?

Doppio degli Stormtrooper, cosa di cui sono particolarmente felice perché sono un grande fan di Star Wars. È stata un’esperienza molto divertente. Nutro grande rispetto per i doppiatori italiani, penso siano i più bravi nel mondo, e spesso ho rifiutato diverse offerte di doppiaggio perché non mi ritenevo all’altezza. Il mio doppiaggio in Ralph Spacca Internet fa parte di un progetto più grande, che includerà altri futuri progetti di Star Wars in cui presterò la voce a questi personaggi.

Come si sente ad arrivare alla Festa del Cinema di Roma e calcare un palco su cui, poco prima, sono intervenuti personaggi cinematografici del calibro di Michael Moore e Isabelle Huppert? Come vive questo tipo di situazione e qual è il suo rapporto col cinema?

Il mio rapporto col cinema è un rapporto d’amore totale. Quando riesco, solitamente vedo uno o due film al giorno. Sono contento di essere qui anche se penso di essere un po’ fuori luogo. Entrare in contatto col mondo del cinema è una cosa che mi interessa da sempre. Il mio ultimo videoclip l’ho fatto proprio per farmi notare in questo ambiente, quindi sono onorato e contento di questo inizio relazionale.

Quali sono i suoi registi e generi cinematografici preferiti?

Quando mi chiedono di stilare una lista è un incubo per me, perché mi piacciono davvero tante cose. L’ultimo video è un corto sia d’azione che comedy, quindi ha riferimenti a film come 007 e Johnny English. Ci sono anche scene identiche a Fast & Furious, poi c’è il morphing di X-Men, anche se in versione più economica. Se devo proprio scegliere dei registi che mi piacciono, ultimamente devo dire che apprezzo molto Denis Villeneuve e Christopher Nolan, quest’ultimo soprattutto quando collabora con Hans Zimmer. Interstellar è uno dei miei film preferiti a livello emozionale, proprio perché affronta il rapporto col padre. Poi sono fan di tutto il mondo acquisito dalla Disney: Marvel, Star Wars ecc. Devo per forza tenere i contatti con la Disney, perché ha acquistato tutto quello che mi piace. In generale però non ho preferenze, mi piace di tutto.

Quali sono i criteri per avere successo in ambito video cinematografico e qual è stata la difficoltà maggiore nell’esperienza del doppiaggio?

Non so come si faccia ad avere successo in ambito cinematografico, perché io non ce l’ho, almeno non ancora. Credo, però, che l’unica cosa che serve sia avere originalità.  Ultimamente ci sono poche idee originali, anche a livello americano (troppi reboot, remake ecc). Quando entro in una sala io voglio vedere qualcosa di sorprendente e spettacolare. Fare un film inserisce in un mondo all’interno del quale non siamo abituati a vivere. In generale però non so dare consigli efficaci per avere successo nel mondo del cinema.

Nel doppiaggio sono stato aiutato molto. È comunque un modo diverso di usare la voce, rispetto al canto. Doppiare è recitare, ma facendo una voce diversa dalla tua in base al personaggio che devi doppiare.