Roma FF11 – Daniele Vicari racconta Sole, Cuore e Amore

In occasione dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, Daniele Vicari ha presentato il suo ultimo film ovvero Sole, Cuore e Amore. Accompagnato dai tre protagonisti del cast, Isabella Ragonese, Eva Grieco e Francesco Montanari, il regista ha incontrato la stampa, raccontando aneddoti riguardanti lo sviluppo del film, e approfondendo – insieme ai diretti interessati – la caratterizzazione dei suoi personaggi.

Quanto è stato difficile rappresentare la “quotidianità” in un film ?

Daniele Vicari: In genere il cinema non racconta mai il quotidiano accentrando il suo “interesse” sul potere. La nostra vita è fatta di amore, di difficoltà, di nostalgia e spesso e volentieri la quotidianità preferiamo ignorarla che narrarla. Secondo me raccontarla è semplice anche perché la “rima facile” del cinema è proprio il quotidiano. Sole, Cuore e Amore che parla della maggioranza e non degli “ultimi” e io ho cercato in tutti i modi di accantonare il potere a favore del quotidiano.

Come ritieni la tua interpretazione nei panni di “infaticabile moglie”?

Isabella Ragonese: La mia è un’interpretazione importante, vissuta come una sfida; col mio ruolo affronto il tutto in maniera sistematica. Sole, Cuore e Amore è un film sensibile che parla dell’umanità.

Che esperienza hai vissuto nel collaborare attivamente con Daniele Vicari?

Francesco Montanari: L’esperienza più bella è l’incontro artistico con Isabella. Costruire insieme questo rapporto coniugale difficile ma sensibile sotto ogni punto di vista; interpretare un padre che non solo non riesce a fronteggiare il sostentamento per i propri figli ma è anche mantenuto dalla propria moglie. La vita per me non è sinonimo di vittima.

Come ti sono sembrate le coreografie previste nel film quando hai avuto occasione di leggerle?

Eva Grieco: Quando ho letto le coreografie previste a dire il vero sono rimasta decisamente soddisfatta.  A dispetto di quanto dice Daniele, secondo me la danza può essere marginalmente narrata. In Sole, Cuore e Amore ogni coreografia assume un connotato circense, peculiarità decisamente originale per un film.