Andrea Lattanzi su Summertime: mi sono ispirato a Stranger Things

Abbiamo chiesto ai protagonisti di Summertime se hanno delle serie teen di riferimento, ecco cosa ci hanno risposto i giovani talenti!

Summertime è la nuova serie italiana in arrivo su Netflix il 29 aprile, ecco cosa ci ha rivelato il cast!

Abbiamo intervistato, durante una conferenza stampa virtuale a causa delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, i protagonisti della nuova serie TV Netflix Summertime, in arrivo sul noto servizio streaming proprio oggi, mercoledì 29 aprile 2020. Hanno risposto alle nostre domande i giovani talenti Coco Rebecca Edogamhe, che nella serie interpreta la protagonista Summer, Ludovico Tersigni, volto del ribelle Ale, campione di moto in crisi che vuole cambiare la sua vita, e Andrea Lattanzi, il migliore amico di Ale. Nell’intervista, che potete leggere per intero QUI, ci hanno parlato del loro lavoro, delle loro visioni e sensazioni in merito al teen drama pronto a conquistare il pubblico giovanile e della rappresentazione che questo dà della realtà odierna.

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Abbiamo chiesto ai protagonisti se hanno delle serie teen di riferimento, che magari li hanno ispirati nel caratterizzare i personaggi e nel rapportarsi col mondo giovanile. Ecco cosa ha risposto Andrea Lattanzi: “Non mi sono ispirato a una serie in particolare, ma ho rivisto di recente Stranger Things, che ho amato tantissimo. Quando ho visto Dustin, che porta un po’ la storia anche sul comico, mi ci sono per certi versi rivisto, trovando alcune somiglianze in certe cose, anche se come personaggi siamo diversi. Però è stato figo fare questo accostamento, dato che è sempre un prodotto Netflix.”

Mentre Coco Rebecca Edogamhe ha detto di avere delle serie preferite “ma non mi sono ispirata a nessuna serie o film, ho fatto un lavoro su me stessa, avendo anche personalmente dei punti in comune con il personaggio. Però come serie consiglierei Sex Education, che è sia seria che ironica, e tratta un argomento importante che purtroppo è visto per certi punti di vista ancora come un tabù.”

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