Finché morte non ci separi: recensione del film di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett

La nostra recensione di Finché morte non ci separi, commedia horror che mette al centro lo splatter e un divertimento non adatto ai deboli di stomaco.

La prima notte di nozze non si scorda mai, a maggior ragione se movimentata e decisamente fuori dall’ordinario come quella vissuta dai protagonisti di Finché morte non ci separi (Ready or Not). Per la stragrande maggioranza delle coppie è uno dei momenti più belli, mentre per quella al centro della pellicola diretta a quattro mani da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett diventa un vero e proprio calvario, nel quale la posta è davvero alta tanto da costringere la neo sposa a combattere letteralmente per restare in vita sino al sorgere del sole.

Finché morte non ci separi: una tranquilla notte di nozze e un gioco innocente si trasformano in una sanguinolenta caccia alla sposa

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Lei è Grace (Samara Weaving), una giovane donna intelligente ed energica, ma di origini modeste, che si unisce in matrimonio con Alex (Mark O’Brien), erede della famiglia Le Domas, ricca dinastia fondatrice dell’impero dei giochi da tavola. Durante la sua prima notte di nozze, all’interno della grande villa in cui si è svolta la cerimonia, viene invitata a partecipare a una tradizione familiare: il nuovo arrivato deve infatti prendere parte a un gioco, in questo caso nascondino. Apparentemente innocente, il gioco in realtà si rivelerà una terrificante caccia all’uomo in cui Grace dovrà cercare di sopravvivere a una famiglia armata e implacabile, convinta che il rito debba essere officiato, altrimenti una maledizione si abbatterà su di loro.

Finché morte non ci separi: una spassosa horror-comedy dalle venature black e splatter

Insomma, gli sceneggiatori Guy Busick e Ryan Murphy hanno voluto rileggere in chiave estrema l’antico detto popolare, trasformandolo nel punto di partenza di una horror-comedy dalle venature black e splatter, dove le battute al veleno vanno di pari passo con gli ettolitri di sangue disseminati sulla timeline. Alla base di quest’ultima vi è un plot ridotto all’osso e non particolarmente originale se si pensa a quanti giochi al massacro si sono consumati sugli schermi in questi decenni, a cominciare da Battle Royale sino ad arrivare a Quella casa nel bosco, passando per Escape Room e Saw.

Finché morte non ci separi: una dimensione videoludica votata al puro intrattenimento per grandi e non per piccini

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Questi sono solo alcuni esempi di una filmografia vastissima, caratterizzata da moltissime variazioni sul tema. Quella che va in scena in Finché morte non ci separi non sarà inedita, ma spassosa lo è di sicuro. Il merito è di un susseguirsi di eventi che regalano alla platea una lotta per la sopravvivenza costantemente sopra le righe, che non prende assolutamente nulla sul serio, azzerando volutamente la soglia del realismo a favore di una dimensione videoludica votata al puro intrattenimento per grandi e non per piccini.

A fare da cornice alla pericolosissima partita una villa nel bel mezzo del nulla da qualche parte, con i suoi piani, le innumerevoli stanze (compresa quella dei giochi) e i cunicoli segreti a delimitare, insieme ai giardini e al bosco adiacente, il campo da gioco. Le regole sono semplici: uccidi o sarai ucciso. Ed è quanto dovrà fare l’improvvisata amazzone di turno per uscirne poco sana e molto salva, con i due registi che si divertono come pazzi a usarla al contempo come preda e predatrice per portare a termine una partita coinvolgente e a tratti esilarante. Bravissima Samara Weaving a mettersi completamente a disposizione, spiccando su un cast davvero variegato e pieno di volti più o meno noti come quelli di Adam Brody e Andie MacDowell.

Finché morte non ci separi: un prodotto perfetto per gli amanti del politicamente scorretto e dei piaceri forti

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A ogni modo Finché morte non ci separi è di quei prodotti che regalano novanta minuti a buon mercato e puntano esclusivamente a quello. Un prodotto perfetto per gli amanti del politicamente scorretto e dei piaceri forti, possibilmente con lo stomaco non troppo delicato e che non si coprono gli occhi tutte le volte che un corpo esplode o viene privato di qualche pezzo.

Presentato in anteprima italiana al 17° Trailers Film Festival, il film sarà nelle sale a partire dal 24 ottobre con 20th Century Fox.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.8