Baby Boss: 5 motivi per andare al cinema e innamorarsi dell’irriverente protagonista

Baby Boss è arrivato finalmente al cinema! Ecco cinque buoni motivi per non perdere le avventure dell'irresistibile protagonista.

Baby Boss (recensione) è il neonato più irritante che possiate immaginare, con i suoi capricci e le continue pretese ricattatorie da altezzoso leader, eppure non potrete fare a meno di innamorarvene! Sembra un controsenso, è vero, ma il piccolo protagonista del  nuovo film d’animazione per la regia di Tom McGrath ha tutte le carte in regola per svettare nell’ Olimpo dei personaggi iconici più amati, targati DreamWorks.

Baby Boss è infatti caratterizzato da un perfetto mix di personalità e tenerezza, tale da far sì che risulti pressoché impossibile trattenere risate ed entusiasmo, nell’affrontare insieme a lui e al fratellino maggiore Tim le rocambolesche avventure alla base della trama.  Vediamo allora quali sono i 5 motivi principali per non farsi sfuggire l’occasione di andare al cinema a vedere questa originalissima pellicola!

Baby Boss: 5 motivi per vedere ed adorare il nuovo film d’animazione targato DreamWorks

Il paradiso aziendale dal quale arriva Baby Boss

Baby Boss

Baby Boss arriva dal cielo, un luogo ovattato e paradisiaco in cui i bambini vengono dotati di tutto ciò che serve per affrontare la vita sulla Terra (in primis pannolino e ciuccio) ma dove, in particolare, sono sottoposti a loro insaputa a dei test che ne stabiliscono l’idoneità per le famiglie o l’attitudine al comando. Una volta smistati, i più resistenti a comportarsi come normali neonati vengono mandati presso la direzione generale, che assegna loro l’incarico di recarsi sulla Terra per compiere delle missioni speciali, sotto le mentite spoglie di teneri bebè. Esattamente il destino che tocca a Baby Boss, infiltrato speciale presso la famiglia di Tim per carpire i segreti del lavoro del padre ed impedire il lancio sul mercato di un nuovo, tenerissimo cucciolo che potrebbe sottrarre amore ed attenzioni ai bambini.

La scena di apertura di Baby Boss presenta questo singolarissimo luogo celestiale, arricchendone la descrizione delle peculiarità con irresistibili dettagli ironici che lasciano presagire con piacere di trovarsi al cospetto di un grande film d’animazione.

Il modo in cui Baby Boss alterna atteggiamenti da arrogante leader a bizze da indifeso neonato

Baby Boss

La missione di Baby Boss, grazie alla quale il piccolo intruso ha la possibilità di avviare una brillantissima carriera, prevede che il falso bebè sappia comportarsi da attore consumato. Prontamente smascherato da Tim, che fin dal suo arrivo a casa si insospettisce per l’aspetto e l’atteggiamento del fratellino, molto diversi da quelli di un neonato medio, i genitori sembrano non notare nulla di strano nel loro nuovo bambino, presi come sono a soddisfarne le innumerevoli esigenze. Baby Boss deve allora stare molto attento a sembrare un neonato normale, quando la situazione lo rende necessario;  nonostante la grande umiliazione provata, infatti, non può permettersi di essere scoperto! Tali cambiamenti repentini nel comportamento e nelle espressioni facciali del protagonista promettono moltissime risate, rendendo Baby Boss decisamente irresistibile!

Un’avventura degna dei più avvincenti spy-movie

Baby Boss

La trama di Baby Boss, dopo aver gettato le sue spassose ed originali premesse, vira verso le caratteristiche di un autentico spy-movie, in cui l’alleanza forzata tra i due “fratellini” si rivela indispensabile affinché Tim possa riprendere la sua vita senza l’indesiderata intrusione del nuovo arrivato. Il neonato, infatti, scambia la collaborazione del fratello maggiore per portare a termine il compito affidatogli dall’azienda, con la promessa che, una volta ottenuto il risultato, andrà via per sempre, restituendo allo sventurato primogenito la perduta esclusività dell’affetto dei suoi genitori.

Le vicende di Baby Boss e Tim si fanno allora avventurose e concitate e, fra colpi di scena, azione al cardiopalmo ed insoliti imprevisti, i due otterranno quello che desiderano di più al mondo…ma sarà ciò che si erano prefissati?

Un’importante lezione per i genitori di bimbi “tiranni”

Baby Boss

Quando arriva un neonato, si sa, la famiglia subisce un inevitabile scompiglio. Ciò che però non è così normale, ma spesso accade, è che i genitori si trovino involontariamente schiavi delle continue richieste dei loro bambini, soprattutto quando cominciano ad essere grandicelli e assecondare un capriccio può essere molto più semplice e veloce che cercare di sedarlo non accontentando necessariamente la richiesta avanzata dal bimbo.

In secondo luogo, quando arriva il secondo figlio, spesso il primogenito viene automaticamente considerato “grande”, e quindi ci si aspetta che subisca ogni possibile angheria dal più piccolo sopportandola con saggezza e maturità; o che accetti l’improvvisa lacuna nelle attenzioni dei suoi genitori con pazienza e rassegnazione. Nulla di più sbagliato, dato che i primi figli non smettono di essere bambini all’arrivo del fratellino o sorellina, anzi, spesso hanno ancora più bisogno di affetto ed attenzioni per vedere nel nuovo arrivato un compagno di giochi, invece che un rivale.

Un messaggio bellissimo e fondamentale per tutti i primogeniti 

Baby Boss

Nonostante gli spesso inevitabili errori che mamma e papà possono commettere, all’arrivo di un nuovo bebè, è importante che i più grandicelli capiscano che l’amore non viene diviso o sottratto ma sempre moltiplicato. Questo è il messaggio più bello di Baby Boss, che arriva sullo sfondo dell’evidenza che l’avere un fratellino porta a dover sicuramente sopportare qualche rinuncia e seccatura, ma ciò che si riceve in cambio è un dono dal valore inestimabile: la complicità e la condivisione delle gioie della vita con una parte di sé che ci accompagnerà per sempre, un affetto unico ed insostituibile con cui vivere memorabili litigi e rappacificazioni senza prezzo.

Chissà allora se tutto ciò che vediamo nel film è accaduto davvero o è solo frutto della fervida fantasia di Tim, terrorizzato dalle conseguenze irreversibili del non essere più l’unico amore di mamma di papà e preoccupato di trovare un modo per tornare ad essere il loro eroe… un dubbio che rende ancora più geniale questa pellicola, facendo sì che possa essere considerata adatta per grandi e piccini, ma soprattutto per i primogeniti che si trovano alle prese con i dubbi e le paure legate al sopraggiungere di un lieto e temuto evento… Buona visione a tutti!

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