What/If: recensione della serie TV con Renée Zellweger

What/If è una serie sorprendente che pone ad ogni puntata una domanda pericolosa a cui bisogna avere il coraggio di rispondere, ad ogni costo.

La fiducia è la cosa più pericolosa che puoi regalare. Osservando la nuova serie tv targata Netflix questo aforisma, non così particolarmente innovativo, torna spesso e volentieri, pronunciato dalle due protagoniste, Renée Zellweger, l’icona e miliardaria Anne Montgomery, e Jane Levy, la giovane fondatrice di una startup, Lisa. Cos’hanno in comune questi due individui apparentemente agli antipodi? Un interesse reciproco evidentemente. L’una deve trovare uno sponsor per la sua azienda in divenire, prima che l’onere dei debiti possa schiacciarla, e l’altra è inspiegabilmente interessata a finanziarla, non senza una precedente richiesta piuttosto bruciante.

Sì perché l’intemperante, contraddittoria, pericolosa, spietata leader di un impero capitalista smisurato è interessata a passare una notte con il marito di Lisa, Sean: Anne, in cambio, è pronta a finanziare la startup di Lisa con una somma quasi irrinunciabile. Insomma il futuro e la salvaguardia della piccola azienda di Lisa si mescola avidamente con la sua vita privata e da essa è dipesa, messa a repentaglio da quello che è un gioco di fiducia, ma soprattutto di potere. Quel che appare come una proposta indecente a tutti gli effetti però diventerà un gioco pericoloso, in un contesto in cui nessuno è mai totalmente buono o cattivo.

What/If: la serie TV Netflix con Renée Zellweger

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La nuova serie Netflix creata e prodotta da Mike Kelley riprende un concetto determinante nella letteratura mondiale: «la paura ispira più rispetto dell’ammirazione». Non è un caso che questo assioma sia stato pronunciato da Margaret Atwood e non è altrettanto un caso se What/If viva perennemente sull’orlo di un precipizio, costantemente sospinto tra il ribaltamento dello sguardo maschile sulle donne e i ruoli femminili volutamente stereotipati.

Ciò di cui parliamo è un racconto binario che si colloca tra due donne molto diverse, eppure incredibilmente simili, e che regala due profili di donne che sono riuscite a tessere il proprio destino: Lisa e Anne combattono per se stesse e sono capaci di commettere qualsiasi nefandezza, usano la seduzione, la manipolazione per raggiungere i propri scopi. Le sorti di moltissime persone, tra cui lavoratori, consulenti, consiglieri, sono nelle mani di queste due donne che si lanciano in un gioco a scacchi piuttosto pericoloso, interpretando il lato più oscuro del potere.

Renée Zellweger e Jane Levy: due donne che sono riuscite a tessere il proprio destino

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In What/If gli uomini non contano quasi nulla, anzi sono stati decisamente messi da parte nella storia; spesso si limitano a fare da protettori, da spalla nella trama di questa serie, non hanno alcun potere decisionale. Ciò che What/If mette in atto è il capovolgimento dei ruoli di Proposta indecente, film del 1993 diretto da Adrian Lyne, un sovvertimento forse impercettibile ma determinante: in quel caso era Demi Moore ad essere contesa tra Robert Redford e Woody Harrelson, ed era attraverso il suo corpo che passava il baratto sessuale tra i due uomini. In questo caso è Sean ad essere l’oggetto dello scambio, un baratto controverso, mai specifico tra Anne e Lisa.

Queste due donne non vivono mai in sudditanza, non sono mai funzioni sociali, non sono sante, di certo non sono impeccabili al comando, mai migliori di nessuno a prendere le decisioni più difficili, né tanto meno aderiscono ad alcun ideale di femminismo. Ecco perché What/If è una capace critica al modello di potere, nella maggior parte dei casi patriarcale e immutabile, e lo realizza con chiarezza, dando colore a ruoli femminili volutamente stereotipati, che nel corso della storia vengono ribaltati e donati di una propria verità strutturale.

What/If è una serie sorprendente

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Il personaggio di Renée Zellweger è totalmente assoggettato al suo ruolo verticistico, proiettato alla gloria e al successo individuale, al denaro e al potere, che nonostante tutto il suo fulgore e la sua corazza, saprà venire a patti con i propri macigni, con le proprie macerie. Lisa è apparentemente una figura bonaria, semplice, improntata verso un successo pulito, meritevole. E proprio lei conoscerà un peggioramento, un cambiamento dovuto alla sua convivenza e all’accettazione del male, male come immoralità, disonestà, furbizia, seduzione e manipolazione che nella storia vivono un appeal decisamente più forte rispetto a tutto il resto.

What/If è una serie sorprendente, noir ma anche thriller, che pone ad ogni puntata una domanda pericolosa a cui bisogna avere il coraggio di rispondere, ad ogni costo.

What/If – vedi qui il trailer italiano della serie Netflix con Renée Zellweger

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.4

Tags: Netflix