Le Frise Ignoranti: recensione

Un titolo vincente, sottilmente (e genialmente) citazionista e un cast composto da giovani promesse e collaudati fuoriclasse: Le Frise Ignoranti , per la regia di Antonello De Leo e Pietro Loprieno, mette in campo questi ingredienti proponendo una commedia all’italiana dal sapore on the road, immersa nella bellezza senza tempo di Puglia e Basilicata.

Lungi dall’azzardare alcun riferimento alla trama del film-cult di Ozpetek, il gioco di parole che dà il nome al film e alla band della quale i protagonisti fanno parte è quanto di più azzeccato per introdurre lo spettatore nell’atmosfera fresca e frizzante delle vicende narrate, in cui un gruppo di giovani e “ruspanti” musicisti pugliesi si trovano ad intraprendere un viaggio alla ricerca, non solo del padre del loro frontman, ma soprattutto della loro strada.

Luca (William Volpicella) ha trent’anni, una moglie snob ed opprimente (Caterina – Eva Riccobono) che non condivide la sua passione per la musica, un lavoro frustrante ed un padre scapestrato (Mimmo – Francesco Pannofino) che sembra aver contribuito in modo consistente alla sua impreparazione nell’affrontare la vita. In compenso, però, ha tre grandi amici con i quali costituisce una band: Franchino (Nicola Nocella), generoso e puro nell’animo ma suo malgrado incline a provocare guai, Nicola (Davide Donatiello), mite e creativo ma perennemente squattrinato, e Willy (Giorgio Gallo), entusiasta e con una passione per la marjuana.

Sconvolto dopo l’ennesima conferma della grave crisi nella quale versa il suo matrimonio, durante una cena col padre Luca riversa sull’uomo tutto il suo disprezzo, incolpandolo dei propri insuccessi; quando però, pochi giorni dopo, verrà a sapere che Mimmo non solo è scomparso ma è affetto da un tumore allo stadio terminale, il ragazzo non potrà fare a meno di coinvolgere i suoi amici in un rocambolesco viaggio sulle tracce dell’uomo che lo ha messo al mondo.

Le Frise Ignoranti riesce a mascherare parte dei suoi punti deboli grazie alle straordinarie partecipazioni attoriali di Pannofino, Dario Bandiera (esilarante nei panni del manager depravato e opportunista) e di un grandissimo Lino Banfi che, con il suo breve cameo, ruba letteralmente la scena ai protagonisti e dà lezione di perfetta gestione dei tempi comici: esattamente quello che manca per gran parte della pellicola.

le frise ignoranti lino banfi

Lino Banfi nei divertenti panni del Cavalier Lanotte

La sceneggiatura sembra essere l’aspetto più carente di quest’opera, insieme ad una scarsa caratterizzazione di alcuni personaggi: il risultato è un film che, pur restando piacevole,   a tratti forza il divertimento insistendo su situazioni paradossali non sempre coinvolgenti e aggrappandosi all’elemento drammatico alla ricerca di una nota esistenzialista e tragicomica che però non riesce ad arricchirsi, nel corso dei 90 minuti circa di proiezione,  di elementi sufficienti per raggiungere l’obiettivo.

Bella la fotografia, incorniciata da una regia al servizio dei meravigliosi paesaggi mostrati, e interessanti le musiche, perfetto sottofondo al tono colorato e fumettistico di un film che intrattiene ma non decolla come promesso dal buon materiale di partenza.

Le Frise Ignoranti arriva al cinema (in circa 100 sale, con un occhio di riguardo al sud Italia) il 23 aprile distribuito da M2; nel cast anche Rosanna Banfi, Rosanna Spaparano, Federica Sarno e Federica Cifola.

 

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 2

2.9

Voto Finale