L’amore è cieco: la recensione del reality Netflix con Benedetta Parodi e Fabio Caressa
Il celebre reality show sbarca in Italia: la coppia formata da Benedetta Parodi e Fabio Caressa conducono L'amore è cieco.
L’amore è davvero cieco? Il celebre reality show americano, Love is Blind, arriva in Italia, più precisamente con Netflix, condotto da una coppia d’eccezione: Benedetta Parodi e Fabio Caressa. L’amore è cieco, in uscita il 1° dicembre con le prime quattro di diedi puntate, è un viaggio alla scoperta dei sentimenti e dell’anima gemella. Le regole del gioco sono semplici: sei donne e sei uomini comunicheranno a coppie tra loro attraverso una capsula. Non potranno quindi vedersi, ma solo sentire la loro voce. Ciascun concorrente è munito di un blocco notes dove prenderà appunti sulla persona che sta iniziando a conoscere. I concorrenti si fanno domande tra di loro che riguardano la famiglia, il lavoro, e le proprie sensazioni. Poi, a turno, ognuno racconterà le proprie sensazioni appena sperimentate tramite una sorta di “confessionale”. L’obiettivo del gioco è trovare l’anima gemella senza mai essersi incontrati di persona. L’amore funzionerà oppure ci saranno fattori esterni ad allontanarli?
L’amore è cieco: un format interessante che dimostra come il pubblico sia attratto dalle storie comuni

L’amore è cieco rappresenta un vero esperimento sociale che porta a chiedersi se il colpo di fulmine esista. Le prime puntate sono dedicate alla conoscenza quotidiana delle coppie di singole. Le regole del dating show prevedono che poi i protagonisti devono vedersi e promettersi di sposarsi. A quel punto, i concorrenti avranno la possibilità di approfondire la loro conoscenza nella normale routine quotidiana di coppia fatta di lavoro, amici e parenti; ed è a quel punto che entreranno in gioco i fattori esterni. Saranno questi ad allontanarli, oppure il giorno del matrimonio sposeranno la persona di cui si sono innamorati ciecamente? Il format de L’amore è cieco è vincente: il pubblico può appassionarsi fin da subito alle storie personali dei protagonisti, persone comuni che condividono gioie e dolori, rivivendo anche amori passati che li hanno fatti soffrire. Infatti, lo scopo del dating game è anche quello di ricominciare da zero con una nuova persona al loro fianco, lasciandosi tutto alle spalle.
L’amore è cieco è un format che fin da subito si presenta attraente. I concorrenti, tutti con un lavoro stabile (ci sono tra loro manager, impiegati nella ristorazione e addetti alle vendite), hanno le idee ben chiare di ciò che vogliono in una relazione. Attraverso le conversazioni scopriamo lati del loro carattere, e siamo portati anche a “tifare” per una coppia o per un single in particolare. La componente principale in questo caso è l’empatia, un tratto in comune ad altri reality show di successo come Temptation Island e Uomini & Donne: sono sempre storie di persone comuni che cercano l’amore o una conferma sulla loro relazione, prima di fare uno step successivo.
L’amore è cieco: valutazione e conclusione

Il dating show di Netflix si presenta con un format molto accattivante: musica di sottofondo ritmata, cambi di scena intelligenti. Il tutto nasce sulla scia di altri reality dedicati all’amore di successo, quali Temptation Island e Uomini & Donne. La coppia di conduttori formato dal duo Parodi-Caressa (moglie e marito nella vita reale) appaiono solo nei primi minuti per introdurre il gioco, poi si fanno da parte per lasciare spazio ai concorrenti. Questa è un’ottima strategia perché il cuore del programma sono i concorrenti e i loro sentimenti, mentre i conduttori svolgono un ruolo propriamente di “condurre” il gioco, facendo un passo indietro. I single sono i veri protagonisti di questo viaggio nei sentimenti. E siamo certi che, dopo queste prime quattro puntate, ci saranno tanti altri colpi di scena prima di arrivare al gran finale.