Giovanni Allevi. Equilibrium – The Film Concert: recensione

Equilibrium – The Film Concert si alterna tra le esecuzioni dei composizioni e le immagini di un Allevi narratore, capace di prendere per mano lo spettatore e di introdurlo ad un concept album nato come una dedica.

Dal 18 al 20 Giugno arriva in più di 150 sale cinematografiche italiane Equilibrium – The Film Concert, il film evento sulla premiere mondiale dell’ultimo concerto sinfonico del maestro Giovanni Allevi. L’opera prima del regista Fabrizio Cavada è distribuita da NewGold Film e Duemilauno Distribuzione e prodotta da Bizart.

Il disco Equilibrium può essere considerata l’opera della maturità per il compositore di Ascoli Piceno, in quanto è il frutto della ricerca di un punto di incontro tra le due anime opposte che hanno segnato e continuano a guidare il lavoro di Allevi: quella moderna, rock e ribelle e quella classica, accademica e perfezionista.
Il tour del disco ha celebrato il tutto esaurito in tutti i teatri e la poetica artistica che ne è alla base ha trovato massima espressione nel recente libro del compositore, L’equilibro della lucertola, accolto positivamente da critica e pubblico.

Giovanni Allevi. Equilibrium – The Film Concert : “un intero concerto per pianoforte e orchestra, in tre movimenti”

Equilibrium - The Film Concert Cinematographe.it

Il 15 Novembre 2017 al Teatro dal Verme di Milano è andata in scena la premiere mondiale del tour di Equilibrium, ultima fatica del compositore Giovanni Allevi. Questa è stata l’occasione per Fabrizio Cavada di svolgere le riprese della performance del maestro al piano, accompagnato dai professori dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Insieme a loro sono protagonisti Jeffrey Biegel e Jeffrey Reed, già interpreti delle composizioni di Allevi nel Concerto n°1 per pianoforte e orchestra durante la prima mondiale negli Stati Uniti.

La pellicola si alterna tra le esecuzioni dei composizioni e le immagini di un Allevi narratore, catturato tra la Piazza del Duomo di Milano e i viaggi in macchina, capace di prendere per mano lo spettatore e di introdurlo ad un concept album nato come una dedica, ma avente delle radici molto profonde all’interno del vissuto dell’artista.

Da segnalare la bellissima esecuzione di una delle più famose composizioni di Gioacchino Rossini come chiusura del concerto.
Tralasciando un montaggio a volte sconnesso e invadente, che non si fa scrupoli ad interrompere le performance in modo arbitrario, la pellicola vanta delle riprese di grande qualità. La realizzazione con 8 camere 4K permette di realizzare delle inquadrature limpide, accattivanti e piene di dettagli.

Giovanni Allevi e l’intima ricerca dell’equilibrio che trapela nel film

Equilibrium - The Film Concert Cinematographe.it

Al contrario di altre opere maestose ricollegabili a questo felice filone cinematografico, come il recente Roger Waters – The Wall del 2015, Equilibrium – The Film Concert mette in scena un’esecuzione per pochi intimi, in cui Allevi riesce ad avere un contatto diretto con il pubblico presente al Teatro dal Verme, testimoniando la voglia di raccontare e di raccontarsi, di condividere a pieno le ispirazioni e le origini di ogni brano eseguito.

La pellicola racconta la ricerca del compositore del suo equilibrio interiore, nella vita come nella musica, decidendo di porre lo spettatore come intimo interlocutore dell’artista.
Allevi parla a quattr’occhi con lo spettatore, come se fosse seduto in un bar insieme a lui. Probabilmente è questo il contesto in cui il compositore riesce a sentirsi a suo agio al punto di parlare a ruota libera delle sue esperienze, della sua famiglia, del suo problema alla vista e di come la musica sia l’unico modo che gli permette di mettersi in contatto col mondo.

I musicisti americani fanno da eco al compositore italiano, sottolineando l’unicità e la genuinità del suo lavoro e della sua musica. Allevi si veste da filosofo e, attraverso similitudini, iperboli varie e immagini evocative, racconta il suo “particolare” percorso verso il concepimento dell’album, scadendo più di una volta in un’autocelebrazione decisamente fuori luogo.

In definitiva la pellicola sarà sicuramente apprezzata in maniera profonda e sincera dagli estimatori del compositore filosofo Giovanni Allevi, agli altri probabilmente rimarrà il grande dubbio riguardo le connessioni di ciò che Allevi dice ci sia dietro l’ideazione delle composizioni e le composizioni stesse.

Regia - 1.5
Fotografia - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.4