Dragonball Evolution: recensione del film tratto dal celebre anime giapponese

Tratto dal celebre anime giapponese il film Dragonball Evolution si dimostra un prodotto completamente inadeguato.

Dragonball Evolution è un film del 2009 diretto da James Wong, trasposizione live-action del celebre anime Dragonball, con protagonisti Justin Chatwin, Emmy Rossum, Chow Yun-Fat e Jamie Chung.

Il film ha debuttato in anteprima in Giappone nel marzo del 2009, mentre in Italia è stato trasmesso su Sky nel giugno 2010.

Dragonball Evolution racconta la storia di Goku, ma lo fa in maniera debole e superficiale

Dragonball Evolution cinematographe.it

Il film racconta la vicenda di Goku, un giovane ragazzo dotato di straordinari poteri a lui inizialmente sconosciuti. Egli viene accudito e cresciuto dal nonno, che lo addestra per qualcosa a cui non è ancora preparato ma che presto gli verrà svelato. Torna infatti sulla Terra il demone Piccolo, imprigionato migliaia d’anni prima e considerato sconfitto, il quale vuole riunire le sette sfere del drago per poter realizzare i suoi piani di potere e governare il mondo. Goku possiede una delle sfere e si unisce ad altri due possessori, Bulma e il maestro Muten, per combattere la minaccia incombente.

Dragonball Evolution risulta essere una debole trasposizione “in carne e ossa” del noto manga e della serie animata di successo da questi derivata, che ne riporta alcuni personaggi, ma senza la caratterizzazione e lo spessore propri degli originali. Goku viene rappresentato come un adolescente piatto la cui vicenda eroica è presentata senza essere accompagnata da un’evoluzione interiore del personaggio adeguata, Bulma e Chichi, le due principali figure femminili, vengono introdotte senza contestualizzazione, il maestro Muten manca completamente di quella verve ironica e istrionica che gli sarebbe propria, e Piccolo, l’antagonista del racconto, non presenta i tratti marcati e forti che ha nel prodotto originale, risultando banale e inconsistente nelle sue azioni.

Dragonball Evolution ha una sceneggiatura mal costruita che non trasmette lo spirito originale del manga e della serie animata

Dragonball Evolution cinematographe.it

La storia è trattata con superficialità, unendo accadimenti e combattimenti in maniera grossolana e non riuscendo a creare un intreccio sufficientemente coinvolgente e strutturato, non rendendo onore all’opera da cui è tratto. I dialoghi e le situazioni in cui si trova immerso il protagonista risultano abbastanza banali e stereotipati, legati a un’idea standardizzata del teen movie medio americano, eliminando tutti i riferimenti orientali propri dell’anime, salvo per quanto riguarda l’estetica dei personaggi.

La debolezza della sceneggiatura è il principale difetto del film, dove le vicende si susseguono in maniera raffazzonata e molti elementi vengono solo accennati senza la necessaria spiegazione e contestualizzazione, rendendo difficile apprezzare la storia e immedesimarsi in essa. Tutti i collegamenti tra i personaggi vengono, quando va bene, abbozzati o del tutto trascurati trascurando quella complessità che sarebbe propria di un prodotto solido come Dragonball.

Neppure il cast riesce a dare maggiore slancio all’operazione, gli attori svolgono il loro compito in maniera scolastica, risultando a volte forzati, a causa di dialoghi mal strutturati e banali, spesso improbabili. Così come la regia risulta televisiva e in parte anonima, poco funzionale nella valorizzazione dell’azione.

Dragonball Evolution risulta essere un’operazione prettamente commerciale e un’occasione sprecata

In definitiva Dragonball Evolution si presenta come una fiacca e malriuscita operazione commerciale, sprecando un potenziale di partenza elevatissimo, non rendendo merito alcuno al prodotto da cui è tratto e cercando di strizzare l’occhio al giovane pubblico a cui si rivolge senza però centrare neppure questo obiettivo, dal momento che il film risulta eccessivamente zeppo di luoghi comuni, banalità e costruzioni improvvisate dimostrandosi come qualcosa di già visto, ripetitivo e trascurabile, condito solo da effetti speciali accettabili e ambientazioni esteticamente gradevoli, ma assolutamente non sufficienti per salvare anche in minima parte un film che pecca sotto troppi punti di vista.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

1.7