Bouquet – Il profumo della vita: recensione del film di Anne Wheeler

La recensione di Bouquet - Il profumo della vita, il film del 2013 diretto da Anne Wheeler con Kristy Swanson, Danny Glover, Alberta Mayne e Michael Shanks

Bouquet – Il profumo della vita è un film del 2013 diretto da Anne Wheeler con Kristy Swanson, Danny Glover, Alberta Mayne e Michael ShanksBouquet – Il profumo della vita è un family drama le cui protagoniste sono due sorelle, Terri e Mandy. Terri Benton (Kristy Swanson) e Mandy Benton (Alberta Mayne), vivono lontano dalla famiglia per questioni lavorative, e tra loro non scorre buon sangue. I loro genitori conducono un’azienda, un vivaio portato avanti con orgoglio e gioia. 

Purtroppo l’azienda è sull’orlo del fallimento, cosa che spinge tutti ad avvertirli del rischio nel portare avanti un business che lentamente sta scomparendo. Quando il padre muore improvvisamente, la madre, Bonnie (Nicola Cavendish), cerca di rimboccarsi le maniche per tentare in tutti i modi di tenere aperta la sua attività. Sarà proprio da quel momento che le due sorelle, nonostante i conflitti antichi, le verranno in soccorso e, tutte assieme, cercheranno di rilanciare il vivaio e di ricomporre l’equilibrio di una famiglia perso nei dissapori del passato. 

Bouquet - Il profumo della vita

Bouquet – Il profumo della vita è un dramma melenso e acerbo, tanto per restare in tema. Il suo desiderio più grande è quello di rilanciare i buoni sentimenti, lasciandosi guardare come un tragedia familiare che riesce a risolversi grazie all’amore, al perdono e alla provvidenza. Più che una pellicola per famiglie sembra un film per circoli religiosi, il cui auspicio maggiore non è raccontare una storia vera, cruda e sentimentale ma renderla ridicola e superficiale, con dialoghi pleonastici, riprese liceali, e scene che non fanno che annacquare la narrazione già di per sé retorica fino all’esaurimento.

La storia perde slancio fin da subito poiché quasi tutto ciò che accade durante il film è prevedibile e sterile. Una famiglia i cui membri sono in lotta tra loro è una tematica importante e forte, resa purtroppo in un modo che non rende assolutamente giustizia al genere né dando l’idea di ciò che significhi vivere una tempesta familiare, soprattutto dopo un lutto. Per quanto si possa dare credito verso un film che tenta in tutti i modi di lanciare messaggi ultrapositivi e di speranza, la storia non ha mai picchi reali, è tutto molto statico, non dice niente di sorprendente. Purtroppo risulta essere un buon film solo se lo spettatore non ha grandi aspettative.

Bouquet - Il profumo della vita

Bouquet – Il profumo della vita: un film statico e deludente

Per quanto riguarda la recitazione, Bouquet – Il profumo della vita è composto da un cast che riesce comunque a distinguersi nonostante l’opacità della narrazione. Danny Glover appare in poche scene, interpretando il reverendo della città, ed è sempre una gioia per gli occhi vederlo recitare. Bouquet – Il profumo della vita non eccelle per il realismo, spesso eccede nel voler mostrare quanto sia necessario trattare le persone con cordialità e benevolenza, un desiderio lodevole e giusto, ma questo easy going, questo andamento, lo riduce ad una macchietta di sé stesso.

La sensazione che si ha visionando Bouquet – Il profumo della vita, è che sembra dimenticare che una pellicola, oltre il messaggio di fondo, per quanto positivo, deve necessariamente avere una credibilità, e che essa sia attoriale, registica, narrativa e tematica. Ciò a cui tutto si riduce in fin dei conti è la storia, che nel caso di Bouquet – Il profumo della vita, è intrisa di una gentilezza e di una indulgenza disarmante, che sottende un’inettitudine di fondo nel creare film, considerato che per lanciare messaggi positivi, prima di tutto, bisogna avere un mezzo che li veicoli e sappia dargli spessore e senso.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 1.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

1.8