Ruiner: recensione per PS4 del titolo di Reikon Games

Ecco la nostra recensione per PS4 di Ruiner, primo titolo sviluppato dai ragazzi di Reikon Games e pubblicato dal celebre studio Devolver Digital.

Dopo aver pubblicato titoli folli ed originali come Hotline Miami e Shadow Warrior, per citarne alcuni, Devolver Digital torna alla ribalta per supportare il lancio di Ruiner, primo videogioco creato dagli sviluppatori polacchi di Reikon Games. Saranno riusciti questi ultimi a mantenere la promessa di sviluppare un prodotto dalle atmosfere cybperpunk e che fosse brutale, adrenalinico e difficile? Scopritelo nella nostra recensione, stilata sulla versione PS4 del titolo.

Ruiner – proiettili, spade ed implicazioni filosofiche

In Ruiner (qui il trailer) i giocatori vestiranno i panni di un brutale killer che indossa una maschera a LED e del quale non si conosce nulla, né la sua identità, né la sua provenienza. Il mistero regna sovrano sin dai primi minuti di gioco e tutto quello che dobbiamo sapere consiste nel fatto che il suo scopo sia quello di combattere una società corrotta di nome Heaven, colpevole di aver rapito suo fratello. Ad aiutarlo nella sua lotta contro il potere ci sarà una misteriosa hacker denominata Her, che metterà a disposizione un grande quantitativo di armi e strumenti innovativi.
Il gioco è ambientato nel 2091, in una futurisitica metropoli di nome Rengkok, chr richiama il setting di alcuni dei prodotti cyberpunk più celebri al mondo, tra cui Blade Runner, Ghost in the Shell ed Akira. Sebbene Ruiner sia un titolo venduto a prezzo budget e dalla visuale isometrica, gli sviluppatori sono riusciti a creare una città incredibile, intrecciata e più viva che mai, dove anche i personaggi secondari rivestono una certa importanza e le loro informazioni permettono di cogliere sfumature filosofiche sulla criminalità corrotta che regna incotrastata. Ogni cosa, dalla segnaletica agli abiti, fino ad arrivare al design eccentrico dei boss, è resa nei minimi dettagli e permette ai giocatori di immergersi appieno nel mondo di Ruiner.
Uno degli aspetti più unici di questo titolo è, senza ombra di dubbio, la palette cromatica dominata interamente dal rosso. Tutto viene costruito attorno a questo colore, dal testo di gioco al sistema di luminosità, sino ad arrivare al sangue dei nemici che sgorgherà a fiumi tra le sporche strade di Rengkok, una città dove il confine morale tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma soprattutto tra buoni e cattivi, è davvero labile.
Ruiner
Il punto di forza di Ruiner è sicuramente rappresentato dal gameplay altamente frenetico e brutale, un ibrido tra gli shooter ed i beat ‘em up tradizionali che metterà a dura prova i riflessi di ogni giocatore. Sono presenti numerosi armi che spaziano dalla katana al lanciafiamme, passando per le granate, mitra e martelli, fino ad arrivare a cannoni a raggi gamma. Ognuna di queste dovrà essere usata con estrema precisione tattica per inanellare spettacolari combo e proseguire nei vari livelli di gioco. Vi avvisiamo, infatti, che la difficoltà di Ruiner è di gran lunga superiore alla media ed anche nella modalità “normale”, vi troverete dinnanzi a picchi si sfida davvero notevoli.

Ruiner è un piccolo gioello videoludico che amalgama le atmosfere cyberpunk ad un mondo folle e brutale

Il gameplay è inoltre arricchito da un sistema di potenziamento chiamato Karma, che permette ai giocatori di far salire di livello il personaggio e di assegnarli abilità utilissime in combattimento, tra cui lo sprint, lo scudo energetico e la capacità di teletrasporto immediato. Questi power-up sono interscambiabili a proprio piacimento e rappresentano la ciliegina sulla torta di un comparto ludico davvero ai massimi livelli. Gli unici difetti che abbiamo riscontrato consistono in un assetto narrativo troppo lineare e in una longevità ridotta, ma sono punti sui quali vi invitiamo a sorvolare e concentrarvi sul macrocosmo offerto da Ruiner.
Dulcis in fundo, a fare da sfondo alla malata città di Rengkok vi è una colonna sonora magnetica e sopraffina, composta da brani realizzati da Khoven e DJ Alina, oltre ad una componente narrativa curata da Susumu Hirasawa, noto per aver lavorato ad anime del calibro di Paprika e Millennium Actress. Il nostro consiglio, se ne avete la possibilità, è quello di giocare a Ruiner rigorosamente di notte ed indossando un paio di ottime cuffie, in modo da immergervi completamente nell’atmosfera cyberpunk di Ruiner.

Tirando le somme, possiamo affermare con piacere che Ruiner sia riuscito ad imporsi, a testa alta, in un affollato panorama videoludico dominato da grandi titoli. Il mondo al neon plasmato da Reikon Games è affascinante, brutale e terrificante. Dotato di una direzione artistica sopraffina, grande musica ed un sistema di combattimento immensamente gratificante, Ruiner è un titolo perfetto per tutti coloro che sono alla ricerca di una sfida e di un’ambientazione cyberpunk.