The Morning Show 4: recensione della serie Apple TV+ con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon
Dal 17 settembre su Apple TV+, torna The Morning Show con una quarta stagione ricca di tensione, intrighi mediatici e dilemmi morali.
“E noi? Saremo tutti sostituiti dall’intelligenza artificiale?”, queste sono alcune delle parole che risuonano nella quarta stagione di The Morning Show. La serie con le protagoniste e produttrici esecutive Jennifer Aniston (Alex Levy) e Reese Witherspoon (Bradley Jackson) sceglie – ancora una volta – di affrontare una delle questioni più discusse (e temute) del nostro tempo. Lo fa dopo aver gestito, con la sua prima stagione, il #MeToo, il COVID-19 e la quarantena durante la seconda stagione e dopo una terza stagione in cui ci ha narrato l’assalto a Capitol Hill e l’acquisizione del network UBA da parte di un magnate della tecnologia che richiamava – senza troppi veli – Elon Musk.

Del resto, la serie è da sempre nota per la sua capacità di intrecciare l’intrattenimento alla riflessione sociale. Prodotta dal 2019, The Morning Show è disponibile in streaming su Apple TV+, con la sua quarta stagione, dal 17 settembre 2025.
The Morning Show 4: il post-#MeToo, la manipolazione della verità e le teorie del complotto che attirano ascolti

Ambientata nella primavera 2024, la quarta stagione di The Morning Show torna con un salto temporale di due anni dagli eventi della terza stagione, dopo che Bradley si era consegnata all’FBI per aver coperto il coinvolgimento del fratello a Capitol Hill. La fusione tra NBN e UBA è stata completata e la redazione deve affrontare nuove responsabilità e sfide tra insabbiamenti aziendali, teorie del complotto, fake news e deepfake. Dopo Paul Marks (Jon Hamm), c’è una leadership tutta al femminile che vede al timone Alex, Stella Bak (Greta Lee) e Celine Dumont (Marion Cotillard), presidente del consiglio di amministrazione. La UBN – questo è ora il nome del network – si prepara per le Olimpiadi a Parigi, mentre ognuno cerca di mantenere la propria posizione o di raggiungere il gradino più in alto. Tutto ciò mentre si esplora il mondo dell’IA. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stato possibile mostrare Alex Levy che, contemporaneamente, parla quaranta lingue diverse?
Grazie all’intelligenza artificiale, non ci sono più confini e il lavoro di traduttori e interpreti sembra non avere più motivo di esistere. Ma è tutto oro quello che luccica? Com’è consuetudine per The Morning Show, anche questo ciclo di episodi ci spinge a riflettere: in questo caso, la riflessione inquietante che riguarda il futuro di tutti noi, sulla presenza dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite. La serie non si limita a raccontare, ma pone delle domande cruciali: fino a che punto siamo disposti a lasciare che la tecnologia faccia parte delle nostre vite? Siamo davvero sostituibili? Che pericoli corriamo?
In questo caso, a farne le spese è Alex, che cerca di dimostrare la propria innocenza quando succede qualcosa di totalmente inaspettato. Viviamo in una società alla ricerca di risposte facili, dove esplodono le teorie del complotto e chi cerca di mettere realmente a nudo la verità viene fatto tacere. La serie ci mostra un mondo in cui le bugie prosperano, facendoci entrare nel vivo delle dinamiche di potere e della ricerca della verità troppo spesso battaglia ideologica più che ricerca oggettiva.
La verità sotto attacco, la lotta con il potere e il mondo attuale

The Morning Show trae ispirazione dalla realtà che ci circonda e continua a stupire per la sua capacità di narrare con lucidità le dinamiche di potere, i conflitti etici e le fragilità personali che emergono dietro le quinte del mondo mediatico. Mia Jordan (Karen Pittman) ci ricorda che ci troviamo in un’era senza precedenti. Una volta, i giornalisti dovevano guardarsi le spalle soltanto in guerra; adesso, devono farlo anche a casa loro. “Ora vengono attaccati nelle riunioni dei consigli scolastici, nei campus, nelle loro stesse case. Uno stupro avviene nella casa di un capo della polizia del Colorado e qualcuno ruba ogni copia del giornale che ha osato riportarlo”, oppure c’è chi non ama il tipo di copertura mediatica che sta ricevendo e, così, decide di andare a casa del giornalista e accoltellarlo. “La verità è incendiaria e sotto attacco”, dice Mia.
E come distinguere ciò che è autentico tra insabbiamenti, complotti e menzogne? The Morning Show affronta temi di grande attualità, sostenuta da un cast corale sempre più ampio. Alcuni argomenti — come le elezioni presidenziali del 2024 o la strage a Gaza — sono appena accennati, forse perché troppo complessi da trattare in soli dieci episodi. Non mancano, però, trame forti come la richiesta di asilo politico di una schermitrice iraniana (accolta da Alex) e il peso delle grandi corporazioni e degli interessi economici che tengono in scacco i media – fino a coprire malattie e morti – che Bradley cerca di portare alla luce.
In questo scenario, i personaggi si confrontano con le proprie contraddizioni personali e insicurezze. The Morning Show ci mostra i costi del successo e dell’ambizione, in un contesto in cui la verità sembra spesso sparire. Stella e Alex, ad esempio, parlano di cambiamento, ma devono ben presto affrontare la realtà: il potere è fatto di compromessi e non basta averlo per poter fare davvero la differenza.
The Morning Show – stagione 4: valutazione e conclusione
Composta da dieci episodi rilasciati a cadenza settimanale, la quarta stagione di The Morning Show è una riflessione e denuncia su manipolazione, potere e disinformazione. Si conferma una delle serie gioiello di Apple TV+ grazie alla capacità di restare ancorata all’attualità, sebbene alcune storyline non siano approfondite a dovere. Il cuore della serie rimane, però, intatto e riesce a smascherare quelle che sono le fragilità del giornalismo di oggi. Impeccabili le interpretazioni di Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, che trasmettono la vulnerabilità e il bisogno di controllo di Alex e l’impulsività e l’indole combattente di Bradley, mostrando due approcci diversi al giornalismo. Il cast include Billy Crudup (Cory Ellison), Mark Duplass (Chip Black), Nestor Carbonell (Yanko Flores), Greta Lee (Stella Bak), Karen Pittman (Mia Jordan), Jon Hamm (Paul Marks), Boyd Holbrook (Brodie), Marion Cotillard (Celine Dumont) e lo straordinario Jeremy Irons nei panni di Martin Levy, professore di diritto e padre di Alex. Oltre alla già iconica sigla – Nemesis di Benjamin Clementine – la colonna sonora si rivela sempre azzeccata, amplificando le tensioni e accompagnando le scelte dei personaggi alla perfezione, mentre la regia mostra un’impronta cinematografica che si fa notare sin da subito. The Morning Show resta un must per chi ama il giornalismo. La serie è disponibile con la sua quarta stagione, dal 17 settembre 2025, in streaming su Apple TV+ ed è già stata rinnovata per una quinta stagione.