Timothy Spall e la sua dura battaglia contro la malattia: ” mia moglie mi ha aiutato a sconfiggere la leucemia”

L'attore si è detto molto fortunato ad aver avuto al suo fianco sua moglie, l'attrice Shane Baker.

Ha recitato in film come Vanilla Sky, L’ultimo samurai, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street – solo per citarne alcuni – ma l’attore inglese Timothy Spall è noto soprattutto per aver interpretato il personaggio di Peter “Codaliscia” Minus nella saga cinematografica di Harry Potter. In uno dei momenti più importanti della sua carriera, l’attore però ha scoperto di essere gravemente malato.

Timothy Spall e la sua dura battaglia contro la leucemia

Timothy Spall; cinematographe.it

Nel 1996, Timothy Spall è stato protagonista di Segreti e bugie, film diretto da Mike Leigh e vincitore della Palma d’oro per il miglior film al 49º Festival di Cannes. Lo stesso giorno in cui partì per Cannes, l’attore venne a sapere dai medici di avere la leucemia. Una battaglie che è riuscito a vincere anche grazie a sua moglie, l’attrice Shane Baker da cui ha avuto tre figli, Pascale (1976), Rafe (1983) e Mercedes (1985). Ecco cosa ha dichiarato Timothy Spall durante un’intervista ai microfoni di Radio Times:

Non sai mai cosa ti succederà nella vita. Io sono molto fortunato perché ho mia moglie Shane. Lei è la mia Rocca di Gibilterra. Siamo sempre stati una famiglia molto unita, ma lo siamo stati ancor di più quando ero malato. Lei faceva la sentinella. Abbiamo affrontato quel periodo insieme. Io credo nel potere dell’amore.

Timothy Spall e sua moglie

L’attore ha rivelato che grazie alla malattia ha capito tante cose della vita ma soprattutto della vita degli altri:

Quando i medici mi dissero che stavo per avere una ricaduta e che da lì a poco avrei dovuto fare un trapianto di midollo osseo, ho visto mia moglie fare il bucato in giardino. Sono andato da lei e le ho detto “Ti dirò una cosa, tesoro. La gente mi dice che potrei morire. Ma sai che io non lo faro”. Sopravvivere ad una grave malattia ti fa capire molte delle vite degli altri. Ho imparato che non ha senso vivere solo per te stesso.