Tim Roth in gita a Torino: visita alla Mole e al Museo del Cinema [FOTO]

Tim Roth si trova in Italia! Tra i piaceri, anche spazio per una masterclass alla Mole Antonelliana

Ospite del Museo del Cinema di Torino, l’attore inglese Tim Roth non si è fatto sfuggire l’opportunità di visitare una delle città più belle e suggestive d’Europa. Tra una passeggiata e l’altra per il centro della città piemontese l’attore ha visitato il rinomato Museo del Cinema e ha tenuto una masterclass presso la Mole Antonelliana, nell’Aula del Tempio. Complice la bella giornata, Roth è anche salito fino in cima alla celebre Mole, per godere della vista di Torino dall’alto.

Durante la masterclass, organizzata dal direttore del Museo del Cinema di Torino Domenico De Gaetano, la lezione è stata spezzata da vari filmati tratti dai film dell’attore. “Alcuni non li ho mai visti, non guardo i miei film”, dice Roth al pubblico. L’attore ha poi regalato la sua personale visione del mestiere dell’attore asserendo che: “Se ti chiama un certo regista non puoi dire no, anche solo per pagare il mutuo o divertire i tuoi figli”. In cima alla Mole insieme alla moglie, la stilista Nikki Butler, l’attore ha guardato la bellezza del centro di Torino dall’alto e ha chiesto scherzando: “Dove andiamo a vivere?”, indicando le schiere di case e di palazzi del centro.

Classe 1961, l’attore si è spesso diviso tra il mondo del cinema e delle serie TV, interpretando personaggi divenuti cult, ne è un esempio Mr. Orange de Le Iene di Quentin Tarantino, con cui è tornato a collaborare in Pulp Fiction e The Hateful Height. Nel corso della sua brillante carriera ha lavorato con alcuni dei migliori registi di sempre, tra cui Francis Ford Coppola, Tim Burton, Michael Leigh, Peter Greenaway, Woody Allen, Stephen Frears, Robert Altman e Giuseppe Tornatore. Indimenticabile la sua performance nei panni ne La leggenda del pianista sull’oceano di Tornatore (1998), in cui ha dato vita al poetico personaggio di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, nato dalle mani di Alessandro Baricco.