Star Wars: Simon Pegg attacca la fanbase della saga

Il noto attore, comico e sceneggiatore britannico ha invece elogiato i fan di Star Trek.

Star Wars è uno dei franchise più redditizi e importanti del mondo dell’intrattenimento: dal suo debutto, nel 1977, la saga di George Lucas ha fatto parecchia strada ramificandosi sempre di più tra pellicole, serie televisive, romanzi e fumetti. Detto questo, la fanbase di Guerre Stellari non è mai stata propriamente facile e aperta al dialogo e ciò si può notare da tante polemiche che hanno attraverso il web recentemente. Detto questo, è pur vero che quando siamo in presenza di gruppi così tanto eterogenei e vasti è normale trovare nella mischia delle voci non propriamente confortanti e anzi piuttosto fastidiose.

Star Wars è stato lanciato per la prima volta nel 1977

Star Wars

Riguardo questo aspetto della community di Star Wars è recentemente intervenuto il comico, attore e sceneggiatore Simon Pegg (L’alba dei morti dementi, La fine del mondo) che ha attaccato direttamente la fanbase di Guerre Stellari mentre invece ha elogiato quella di Star Trek in una recente intervista per Faction Talk. A detta sua il problema è sorto con l’avvento della trilogia prequel e si è poi sviluppato, con il passare negli anni, verso critiche sempre più futili e meno inclusive. Di seguito vi riportiamo le sue parole nel dettaglio.

Ad essere onesti la base di fan di Star Wars sembra davvero essere la più tossica al momento. Voglio dire, ora ne sono fuori… mi sono scusato per le cose che ho detto su Jar Jar Binks perché ovviamente c’era un attore coinvolto, sai. Stava ricevendo molte critiche. Non era un coniglio da campo, era un essere umano. E poiché si sentiva molto odio, ha sofferto. E mi sento malissimo a farne parte. In Spaced… il mio personaggio prendeva sempre in giro quei film, ma in realtà ero solo io a parlare di quanto non mi piacessero. Ma trovo che i fan di Star Trek siano sempre stati molto, molto inclusivi. Sai, Star Trek parla della diversità. È così dal 1966. Lo è sempre stato. Non c’è tipo, ‘Oh, ti stai svegliando all’improvviso ora .’ Star Trek è stato svegliato dall’inizio. Hai avuto un navigatore giapponese subito dopo la seconda guerra mondiale. C’era una donna di colore sul ponte in posizione di autorità. Questo è enormemente progressista.

Che dire? Sicuramente Pegg ha fatto un’osservazione molto interessante sulle fanbase di queste due importanti ed avveniristiche saghe di fantascienza. Voi da quale parte vi schierate?

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