Spike Lee: “La bandiera confederata per i neri è come la svastica per gli ebrei”

In queste settimane negli Stati Uniti si sta procedendo alla rimozione di numerosi simboli considerati discriminatori nei confronti di qualsiasi minoranza.

Spike Lee ha rinnovato il suo sostegno al movimento Black Lives Matter, scagliandosi contro i memoriali e i monumenti confederati

Spike Lee è tornato ad esprimere il suo sostegno per le persone che ormai da settimane stanno protestando negli Stati Uniti contro qualsiasi discriminazione di tipo razziale, esprimendo ulteriore sostegno anche alle campagne nate per demolire statue e iconografie confederate.

Parlando durante il podcast Black List di Luminary, il regista di Fa’ la cosa giusta ha anche condannato l’uso della bandiera confederata da parte dell’estrema destra degli Stati Uniti:

F***ulo quella bandiera. Quella bandiera mi fa sentire allo stesso modo in cui i miei fratelli e sorelle ebrei si sentono con la svastica. E quelle fo**ute statue confederate devono venire giù.

L’argomento è emerso in una più ampia discussione che ha toccato anche l’apertura del film del 2018 BlacKkKlansman, che si apre con uno scatto di Via col vento che presenta una bandiera confederata a brandelli prima di lasciare spazio ad un discorso di un suprematista bianco interpretato da Alec Baldwin.

Mentre le proteste di Black Lives Matter continuano negli Stati Uniti in seguito agli omicidi di George Floyd, Rayshard Brooks e innumerevoli altri neri americani avvenuti per mano delle forze dell’ordine, viene riesaminato l’uso dell’iconografia confederata. Alcune statue di personaggi storici razzisti sono state rimosse in tutto il paese.

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Lee ha parlato del movimento Black Lives Matter durante una conversazione riguardante Fa’ la cosa giusta, che compie 31 anni a luglio e culmina con una rivolta a seguito dell’assassinio di un uomo nero da parte di un ufficiale di polizia:

È come se il film fosse stato realizzato ieri. Quindi questo significa due cose: che è ancora unico e nuovo ma anche che i neri vengono ancora assassinati e muoiono in quel modo. Se hai visto il film come puoi non pensare automaticamente a Eric Garner e al re George Floyd?

Fonte: Variety